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Guida al regalo perfetto

Il regalo perfetto per una donna?

Si avvicina il vostro compleanno/anniversario/natale e se mi sforzo (e nemmeno troppo) sento già nelle orecchie l’eco dei vostri ‘Ohmiodio, che bello! Proprio quello che volevo!’, più falsi delle borse Michael Kors comprate in spiaggia.

Sì io davvero non capisco, perchè gli fate questo poveri uomini? Ma soprattutto perchè lo fate a voi… e tutte quelle che verranno dopo di voi. E’ come quando fingete l’orgasmo cavoli, è ingiusto, nei confronti di tutti. Poi questo ci crede e va in giro spavaldo, credendo di dispensare orgasmi. Non si fa! NON SI FA! Per il bene della collettività.

Ecco va beh ma tornando a Natale e ai regali di merda. Io lo so che fare un regalo ad una donna è pressoché come camminare in un campo minato e so che articoli come questo ne sono stati scritti a milioni.., Ma penso anche che, molti uomini dopo aver letto titoli tipo

Le cose da non regalare mai ad una donna

abbiano sempre fatto spallucce, dicendo: «Solite cose, dai, ormai le sappiamo. E poi a me è sempre andata bene». E che quindi, alla fine… si torna sempre al punto uno ‘N O N  S  I  F  A’.

Altrimenti non mi capacito, che ogni anno nel mondo a qualche donna venga regalata una crema antirughe dalla persona che dovrebbe conoscerla di più. Ché poi le rughe ci vengono a forza di fare espressioni finte ai vostri regali orrendi. Noi apprezziamo tantissimo l’impegno che ci mettete, ma non c’è proprio verso che li azzecchiate. E basterebbero delle piccole accortezze, eh!

Due, per essere precisa. La prima è sfruttare le amiche di lei. Loro sanno perfettamente cosa lei voglia. Se invece evitate le sue amiche come la peste o non ha amiche, allora potreste regalargliene di nuove. No, ok, dai, faccio la seria.
La seconda accortezza è imparare a cogliere i segnali.
Come “quali segnali”? Le basi, proprio.
I segnali che noi donne lasciamo sempre prima di Natale, compleanni, anniversari o random… Vediamo come potrei essere più precisa. Vi sarà sicuramente capitato di passeggiare con la vostra lei, di passare davanti a una vetrina e di sentirle dire: «Oh mio Dio, guarda quel vestito… è bellissimo. Devo prenderlo per forza!», e poi non essere nemmeno entrati nel negozio. Allora i casi sono due: o state con una persona con un disturbo bipolare della personalità, oppure quello era un chiaro segnale.

E so che ascoltare tutto quello che dice una donna è un po’ come trovare tutte le sfere del drago. Però sta tutta lì la soluzione ai regali.
Quindi per prima cosa eccovi un breve elenco di cose da NON regalarle mai. RIPETO ‘NON’. Avete presente il ᗪOᑎ’T TᖇY TᕼIᔕ ᗩT ᕼOᗰE. Ecco. (A meno che non vogliate mollarla. In quel caso questa lista di regali fa al caso vostro e ignorate la seconda lista)

Allora partiamo:

BORSE, SCARPE, VESTITI e ACCESSORI

So che potrebbe sembrarvi assurdo, visto che vi hanno sempre insegnato il contrario, ma non lo è. O siete perfettamente e assolutissimamente certi che lei voglia quella specifica cosa (colore, modello, taglia, dimensione, marca e stagione) o sarà una roulette russa.

Anche un buono acquisto potrebbe essere criticato per mancanza di romanticismo. A meno che non facciate come fece una volta un mio ex, che ci abbinò una tessera (fatta a mano da lui), “contenente” un credito per cinque giornate di shopping imposto. Ovvero avevo la possibilità per cinque volte, a mia scelta, di obbligarlo ad accompagnarmi a fare shopping.

In questo modo si parò il culo su tutti i fronti. Mi aveva regalato un buono per il mio negozio preferito (regalo materiale), la sua compagnia (regalo romantico) e la tessera (regalo che ti fa sorridere). Questo è addestrarli ragazze, QUESTO!

IL COFANETTO DA BAGNO

Mia mamma per lo fa ogni anno per Natale. Mia mamma. Non il mio fidanzato. È il classico regalo da “ultimo minuto” e soprattutto da “non sapevo cosa prenderti”.
No categorico.

COMPLETINO DI VICTORIA’S SECRET

Non perdo neanche tempo a spiegarvi perché non sarebbe un regalo ben accetto.

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FIORI, CIOCCOLATINI E PELUCHE

Non ho nulla contro fiori, cioccolatini e orsacchiotti. Ma non sono un regalo. Al massimo sono un contorno per il regalo. E poi, dai… sono un cliché che non tutte apprezzerebbero.

Un bel mazzo di fiori di zucca fritti e andate sul sicuro.

So che arrivati al punto quattro starete pensando: «Va bhè, in pratica è meglio non regalare niente, quindi». E invece no. Perché al punto cinque c’è proprio l’opzione “niente”.

NIENTE

Alcuni addirittura ci scherzano su dicendo: «È stata lei a dirmi che “niente” l’avrebbe resa più felice ahahahahahahah». Ahahahahahahah NO! Ovviamente sono tutte leggende metropolitane, ma solo perché nessuno è mai sopravvissuto per raccontarlo.

Detto ciò…Eccovi la lista dei regali che DAVVERO potrebbero salvarvi la faccia e renderla piena di gioia e amore. LO SO LO SO NON RINGRAZIATEMI!

IL REGALO PERFETTO PER UNA DONNA

Partiamo da un classicone:

  • Il gioiello. Perchè sì, un gioiello, se scelto bene, è per sempre. Come l’alcolismo. 
collana vino calice bottiglia
  • E sempre in tema alcolismo e viaggi, (cosa che ho scoperto accomunare un sacco di persone)..Questo splendido mappamondo lavagna che in tante mi hanno chiesto dopo aver visto il mio. Eventualmente anche in versione planisfero (magari come il mio, con puntine di colore diverso per dividere i posti ‘visti/da vedere’). Vi assicuro che per un’amante dei viaggi, entrambi fanno la loro porchissima figura.
mappamondo lavagna da colorare regalo viaggiatori
planisfero puntine regalo viaggiatori mainagioia
  • Beh, per questo non credo serva aggiungere altro. Serve. Serve sempre, a tutte. Soprattutto in alcuni periodi del mese.
regalo donna album colorare parolacce stress
  • La mappa stellare del giorno in cui vi siete conosciuti. Ovvero la foto del cielo che c’era quella sera. Un bel quadro da appendere per sapere sempre dove rivolgere le imprecazioni quando litigate.
mappa stellare anniversario amore mainagioia

ultimi, ma non per importanza…

  • Biglietti per concerti o buoni per tatuaggi. E sarà subito AMORE
  • Un viaggio, sola. Lo so lo so sono ripetitiva, ma oh è vero. Un viaggio sole a volte è l’unica cosa che ci salva dai periodi bui che noi donne affrontiamo ogni tanto(spesso). Quindi si lo ripeterò all’infinito… viaggi in solitaria (come questo per esempio), anche solo weekend.
christmas blues malinconia natale

Christmas Blues: tutta la malinconia del Natale

Christmas Blues: tutta la malinconia del Natale

Comunque secondo me tutto sto Christmas Blues, sta malinconia delle feste di Natale non è dovuta solo alla solitudine che ci assale anche quando siamo in mezzo ad una tavolata piena di persone…
E’ dovuta anche al fatto che le feste ci ricordano come ci piacerebbe vivere sempre.
In ferie, per esempio.

Ma poi ci ricorda anche che non possiamo, perchè come tutte le cose belle, finiscono. (𝒪𝐻 𝒪𝐻 𝒪𝐻 𝒜𝒩𝒩𝒪 𝒩𝒰𝒪𝒱𝒪, 𝒪𝒯𝒯𝐼𝑀𝐼𝒮𝑀𝒪 𝒱𝐸𝒞𝒞𝐻𝐼𝒪!)

Ho sempre odiato quelli che «Non vedo l’ora finiscano sti giorni per tornare a lavorare. Mi annoio a casa», che ti obbligano a fissarli come Cersei Lannister guarda laggente; con disprezzo.
Non ve le meritate le ferie.
E nemmeno ho mai creduto a quelli che «Io amo il mio lavoro, non mi pesa tornarci», che ti obbligano a fissarli come Cersei Lannister guarda laggente; con disprezzo ma anche con una spolverata di invidia.

Beh si, invidio chi dice questo con convinzione. Credo che trovare un lavoro ‘Meno peggio’ degli altri di sti tempi sia una gran fortuna.
Lo so, lo so, chi ce l’ha probabilmente si è fatto il culo per arrivare a poter affermare ciò.. Va bhè allora invidio la loro tenacia e costanza nel raggiungerlo, meglio?

Io però, nel caso non fosse sufficientemente chiaro, non sono mai stata granchè ottimista nella vita (Ah no?!) e quindi non sono mai riuscita a godermi, come sarebbe stato giusto, i momenti belli.
Sto forse imparando ora.
Non vedo il bicchiere né mezzo pieno, né mezzo vuoto.

Semplicemente lo vedo e penso già a quando finirà; mi assale quel senso di tristezza che mi costringe a pensare già al prossimo.. si no ok forse la metafora non è proprio azzeccatissima, ma avete capito no?

Per noi comuni mortali che abbiamo un lavoro che ci serve e basta, e che vediamo esattamente come tale, qualsiasi cosa ci distolga, anche se per poco, da quella routine insana… la viviamo come una boccata d’aria fresca. Sappiamo quali sono quei momenti e li aspettiamo, un po’ viviamo per quelli (per non dire ‘soppravviviamo’, perchè è appena iniziato l’anno e o promesso di essere più propositiva). Il venerdì pomeriggio.

Christmas Blues: tutta la malinconia del Natale

Una festa. Il giorno prima di un viaggio.. Si insomma avete presente quella sensazione?!

E quindi le feste ci ricordano anche a questo; l’andare a letto tardi (cioè comunque alle 23.30 perchè il sonno non va in ferie) e senza mettere la sveglia, svegliarsi quando si vuole (cioè alle 8 ugualmente perchè ormai la vecchiaia decide da sola), programmare o non programmare la giornata con un ‘Cosa voglio fare oggi?’, il pranzo a casa con calma, le passeggiate in centro, lo shopping, l’aria rilassata, le serie tv ad oltranza, l’organizzare cene, il trucco/parrucco fatto senza fretta, gli aperitivi rilassati, un viaggio, la felicità di avere del tempo veramente nostro e decidere davvero che farne…
E poi SBAM ECCOCI AL 2 GENNAIO.
Di già? SI.

E allora aspettiamo il 6 Gennaio per riprendere aria, ma tanto cade di Domenica e quindi non cambia un cazzo. Cosa ci sarà poi? San Valentino? Si ma non si sta a casa per San Valentino mannaggia.. Pasqua? Quando cade? IL 21 Aprile. IL 21 APRILE? MA SCHERZIAMO?? E Fino al 21 Aprile cosa dovremmo fare?

«Mi scusi, mi porterebbe un altro calice di rosso cortesemente? Anzi guardi, me ne porti direttamente altri due. Grazie.»
Ecco ora capite la metafora..

Si si lo so, se fossero così tutti i giorni diventerebbe abitudine e non l’apprezzeremmo più blablablabla..
Ma non si potrebbe fare chessò 5 giorni a casa e 2 di lavoro?
Giuro che in quei due giorni lavoreremmo tantissimo!!!

buon anno capodanno malinconia

New Year Blues

New Year Blues

Comunque secondo me tutto sto ℂ𝕙𝕣𝕚𝕤𝕞𝕒𝕤 𝔹𝕝𝕦𝕖𝕤, sta malinconia delle feste non è dovuta solo alla solitudine che ci assale anche quando siamo in mezzo ad una tavolata piena di persone…
E’ dovuta anche al fatto che le feste ci ricordano come ci piacerebbe vivere sempre.
In ferie, per esempio.

Ma poi ci ricorda anche che non possiamo, perché come tutte le cose belle, finiscono. (𝒪𝐻 𝒪𝐻 𝒪𝐻 𝒜𝒩𝒩𝒪 𝒩𝒰𝒪𝒱𝒪, 𝒪𝒯𝒯𝐼𝑀𝐼𝒮𝑀𝒪 𝒱𝐸𝒞𝒞𝐻𝐼𝒪!)

Ho sempre odiato quelli che ‘𝓝𝓸𝓷 𝓿𝓮𝓭𝓸 𝓵’𝓸𝓻𝓪 𝓯𝓲𝓷𝓲𝓼𝓬𝓪𝓷𝓸 𝓼𝓽𝓲 𝓰𝓲𝓸𝓻𝓷𝓲, 𝓹𝓮𝓻 𝓽𝓸𝓻𝓷𝓪𝓻𝓮 𝓪 𝓵𝓪𝓿𝓸𝓻𝓸. 𝓐 𝓬𝓪𝓼𝓪 𝓶𝓲 𝓪𝓷𝓷𝓸𝓲𝓸’, che ti obbligano a fissarli come Cersei Lannister guarda laggente; con disprezzo.
Non ve le meritate le ferie.
E nemmeno ho mai creduto a quelli che ‘𝓘𝓸 𝓪𝓶𝓸 𝓲𝓵 𝓶𝓲𝓸 𝓵𝓪𝓿𝓸𝓻𝓸, 𝓷𝓸𝓷 𝓶𝓲 𝓹𝓮𝓼𝓪 𝓽𝓸𝓻𝓷𝓪𝓻𝓬𝓲’, che ti obbligano a fissarli come Cersei Lannister guarda laggente; con disprezzo ma anche con una spolverata di invidia.

Beh si, invidio chi dice questo con convinzione. Credo che trovare un lavoro ‘Meno peggio’ degli altri di sti tempi sia una gran fortuna.
Lo so, lo so, chi ce l’ha probabilmente si è fatto il culo per arrivare a poter affermare ciò.. Vabbè allora invidio la loro tenacia e costanza nel raggiungerlo, meglio?

Io però, nel caso non fosse sufficientemente chiaro, non sono mai stata granchè ottimista nella vita (Ah no?!) e quindi non sono mai riuscita a godermi, come sarebbe stato giusto, i momenti belli.
Sto forse imparando ora.
Non vedo il bicchiere nè mezzo pieno, nè mezzo vuoto. Semplicemente lo vedo e penso già a quando finirà; mi assale quel senso di tristezza che mi costringe a pensare già al prossimo.. si no ok forse la metafora non è proprio azzeccatissima, ma avete capito no?

New Year Blues

Per noi comuni mortali che abbiamo un lavoro che ci serve e basta, e che vediamo esattamente come tale, qualsiasi cosa ci distolga, anche se per poco, da quella routine isana… la viviamo come una boccata d’aria fresca. Sappiamo quali sono quei momenti e li aspettiamo, un po’ viviamo per quelli (per non dire ‘soppravviviamo’, perchè è appena iniziato l’anno e o promesso di essere più propositiva). Il venerdì pomeriggio. Una festa. Il giorno prima di un viaggio.. Si insomma avete presente quella sensazione?!

E quindi le feste ci ricordano anche a questo; l’andare a letto tardi (cioè comunque alle 23.30 perchè il sonno non va in ferie) e senza mettere la sveglia, svegliarsi quando si vuole (cioè alle 8 ugualmente perchè ormai la vecchiaia decide da sola), programmare o non programmare la giornata con un ‘Cosa voglio fare oggi?’, il pranzo a casa con calma, le passeggiate in centro, lo shopping, l’aria rilassata, le serie tv ad oltranza, l’organizzare cene, il trucco/parrucco fatto senza fretta, gli aperitivi rilassati, un viaggio, la felicità di avere del tempo veramente nostro e decidere davvero che farne…
E poi SBAM ECCOCI AL 2 GENNAIO.
Di già? SI.

E allora aspettiamo il 6 Gennaio per riprendere aria, ma tanto cade di Domenica e quindi non cambia un cazzo. Cosa ci sarà poi? San Valentino? Si ma non si sta a casa per San Valentino mannaggia.. Pasqua? Quando cade? IL 21 Aprile. IL 21 APRILE? MA SCHERZIAMO?? E Fino al 21 Aprile cosa dovremmo fare?

‘𝑀𝒾 𝓈𝒸𝓊𝓈𝒾 𝒸𝒶𝓂𝑒𝓇𝒾𝑒𝓇𝑒, 𝓂𝒾 𝓅𝑜𝓇𝓉𝑒𝓇𝑒𝒷𝒷𝑒 𝓊𝓃 𝒶𝓁𝓉𝓇𝑜 𝒸𝒶𝓁𝒾𝒸𝑒 𝒹𝒾 𝓇𝑜𝓈𝓈𝑜 𝒸𝑜𝓇𝓉𝑒𝓈𝑒𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒? 𝒜𝓃𝓏𝒾 𝑔𝓊𝒶𝓇𝒹𝒾, 𝓃𝑒 𝓅𝑜𝓇𝓉𝒾 𝑔𝒾à 𝒶𝓁𝓉𝓇𝒾 𝒹𝓊𝑒 𝒹𝒾𝓇𝑒𝓉𝓉𝒶𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒. 𝒢𝓇𝒶𝓏𝒾𝑒’
Ecco ora capite la metafora..

Ecco il New Year Blues

Si si lo so, se fossero così tutti i giorni diventerebbe abitudine e non l’apprezzeremmo più blablablabla..
Ma non si potrebbe fare chessò 5 giorni a casa e 2 di lavoro?
Giuro che in quei due giorni lavoreremmo tantissimo!!!