ironia mai una gioia is the new black

L’Ironia non è per tutti

L’Ironia non è per tutti

Ironia is the new Black

Non è che io abbia mai avuto doti particolari…anzi
In matematica facevo schifo. E lo faccio tutt’ora.
In filosofia so il minimo sindacale per intraprendere conversazioni, che poi con l’aiuto del vino, tutti sarebbero in grado di intrattenere.
Di virologia non so una fava.
E di in diritto internazionale anche meno.

C’é (forse) solo una cosa che negli anni ho imparato a sviluppare.
L’ironia.

Credo di averla presa, assieme al naso, da mio padre.
Uomo di pochissime parole, con un passato non facilissimo e tante responsabilità sulle spalle.
Parlava poco, ma quando lo faceva usava l’ironia.
Che l’argomento fosse serio o meno, lui la battuta la cacciava sempre. “Si stempera“.
Sapevo che scherzava, sapevo che sotto c’era molto altro, semplicemente decideva che era “meglio così”. E lo era davvero.

Così ho imparato anche io..
Non importava cosa pensassi o da che parte stessi, ci scherzavo e basta.
A volte per difesa, altre volte per stemperare o a difesa di altri.

Non era mancanza di rispetto o superficialità, anzi, era proprio il contrario.

E con pane e ironia sono cresciuta.
L’ironia mi ha salvato tante volte, con l’ironia mi sono aperta la strada tra i bulli a scuola, ho fatto ridere la classe, sono sopravvissuta alle prese in giro per i chili di troppo, ho compensato quando tra le due io ero l’amica più bruttina, ho risollevato amiche dai problemi di cuore, ho fatto slalom tra i post Facebook qualsiasi fosse l’argomento…

Per me l’ironia è Sacra.
Ma ora.. Ora me la state dissacrando.
Non riesco più ad usarla. Ho paura di sprecarla.

Pubblicare qualcosa sui social in questo periodo è come scrivere con il carattere COMIC SANS 72 TUTTO MAIUSCOLO sempre attivo.

In questa quarantena la gente deve aver subito un’involuzione. O non lo so.
Lievito, Amuchina e Cattiveria dev’essere stata la spesa tipo di questo periodo..

L’ironia è come il nero per i vestiti, sta su tutto.
E voi che non la capite invece siete come quell’ultima linea di eyeliner messa alla fine, che è sempre di troppo e rovina tutto.