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lunedi ansia pensieri

… Ed é di nuovo Lunedì!

Driin Driin Driiin

Strizzo gli occhi allungando a caso un braccio, senza nemmeno seguire il suono della sveglia per capire se mi sto allungando nella direzione giusta.
Oddio spegniti ti prego.. dove ho messo il cellulare ieri sera?!
h. 7.45
Un minuto. Un minuto e mi alzo
Driiin Driiin Dri

Ok ok sono sveglia.
h. 7.55
Prima bugia della giornata. Non è vero, non sono sveglia per niente.
Mi tiro su dal letto, ma sono stanca. Sono sempre stanca ultimamente.
Va beh ma è normale no. Se lavori 6 giorni a settimana, 9 ore al giorno, di più se tira male.. chiunque sarebbe stanco.

No dico davvero. Sono stanca.

Scendo. Accendo la caffettiera. Tiro fuori lo yogurt. Lo mangio mentre aspetto il caffè.
Intanto apro Facebook, scorro un po’.
Foto di cena tra amici. Like.
Nuova immagine profilo. Like
Cucciolo appena regalato per Natale con fiocco in testa. Like.
Chiudo.
Vediamo le mail.

SPAM. Elimina.
Estratto conto della carta di credito.
Elimina subitoimmediatamente.
PUBBLICITA’. SPAM. PUBBLICITA’.
Elimina.

Cosa faresti se ricevessi 100.000€?”

Cosa farei?
Vivrei probabilmente. Quello che dovremmo fare tutti. Mi piace il mio lavoro, ma lo odio. Odio il lavoro e il fatto che mi serva. Odio dovergli dedicare gran parte della mia giornata, arrivare alla sera, cioè al momento in cui finalmente avrei del tempo da usare come voglio io e invece sentirmi stanca. Non è giusto.
Quindi si, con 10000€ non farei altro che vivere.
Elimina.
Caffè pronto.
Lo bevo, ma senza dargli troppa attenzione.


Chissà quand’è che ho smesso di sentirne davvero il sapore..

h. 8.21
CAZZO.
Mollo giù la tazza nel lavello.
Entro in bagno, ma ormai non mi soffermo nemmeno più molto a guardarmi allo specchio. Chissà perché mi fa così paura.
Voglio dire il tempo passa per tutti, lo si sa. Ho ‘solo’ 30 anni, non sono ancora da buttare.. Eppure evito lo specchio se posso.
Così come ho smesso di farmi i selfie. Magari ci provo anche, ma dopo cinque tentativi venuti male, forse è il caso di ammettere semplicemente di non essere figa e andare avanti.
Si può vivere senza selfie. E anche senza like di apprezzamento ad una foto dove al 70% non sei manco tu.

h. 8.40
MERDA MERDA MERDA
Apro l’armadio, guardandolo svogliatamente. Una volta mi piaceva scegliere i vestiti. Soprattutto per uscire la sera.
Jeans e maglione oversize sono più che sufficienti.
Giubbotto, chiavi della macchina, chiavi di casa, fuori.
Sono stanca
Lo sono tutti. Apri la macchina dai.

Salgo, metto in moto, cintura.
Forse dovrei cambiare strada. Dicono che faccia bene cambiare piccole cose della propria routine giornaliera per non deprimersi.
Cioè renditi conto.. fare una strada alternativa, solo per illudere la mia mente di aver cambiato qualcosa nella mia giornata? Farlo sarebbe ancora più deprimente dell’averlo anche solo pensato.

Dai parti per cortesia.
Autoradio, giro di zapping in cerca della canzone perfetta, quella che davvero vorrei sentire in quel momento, anche se nemmeno io so qual è, quantomeno finché non capisco che se voglio riuscire ad ascoltarne almeno una prima di arrivare al lavoro, devo lasciare quello che capita. Trovandomi il più delle volte a canticchiare canzoni di dubbio gusto, che mai conoscerei, se non le propinassero trecento volte al giorno.

Sono stanca. Davvero.

Spengo l’autoradio, spengo la macchina, borsa, scendo.
Cerco le chiavi del negozio. Le infilo, apro.
Allarme, luci, computer.
Sospiro.
Basta sospirare, si può sapere cos’hai da sospirare? Hai tutto. Un bel lavoro, un fidanzato perfetto(per ora), delle amiche fantastiche, magari oggi riesci anche a scrivere un po’. Concentrati su quello e sul lavorare bene, per guadagnare e poterti permettere almeno un weekend via.
Si giusto, ho tutto.
Un weekend via’ è un altro modo per dire ‘fai un percorso alternativo’?!
Va bhe ma voglio dire, è così la vita no?
Un susseguirsi di giornate simili, qualche vestito nuovo, qualche serata al sushi, qualche giornata libera e qualche percorso alternativo buttato lì ogni tanto per dare una parvenza di novità?
E’ così per tutti no?!

E alla gente questo basta giusto?!

Si, ma anche a me basta infatti.
Ah si?! E com’è che ti senti sempre così fuori luogo ultimamente?
Non lo so, probabilmente è solo stanchezza.
Probabilmente continuo a vedermi i giorni scorrermi davanti senza riuscire a far nulla che ne valga la pena.
Ma tipo?
Ma che ne so’, tipo qualcosa che possa raccontare ai miei figli. Voglio vedere il mondo e raccontarglielo. Voglio insegnargli che ogni sacrificio che faranno, anche il più piccolo, avrà sempre una ricompensa. Che nella vita quel sacrificio conta tanto quanto la sua ricompensa.
Ma come posso arrivare a dirgli questo un giorno, se io per prima vivo d’inerzia…

h. 10.40
Caffè.
Apro Instagram.
Foto dell’Auorora Boreale del National Geographic.
A 22 anni avevo fatto una Bucked List, scrivendoci tutte le cose che avrei voluto fare prima di morire. Tutte cose fattibilissime. La prima tra queste era proprio vedere l’Aurora Boreale.
Oggi ne ho 29. Non so manco più dov’è finita la lista. E inizio a pensare che l’Aurora fotografata dal National Geographic dovrà bastarmi.
Chiudo Instagram.

h. 19.30
Spengo il pc, luci, allarme.
Chiavi della macchina, cintura, metti in moto.


Non vedo l’ora di arrivare a casa e aprirmi una bottiglia di rosso.
Ma è venerdì sera e poi ultimamente stai bevendo un po’ troppo vino, lo dice anche la bilancia. Da quanto non fai una serata con i tuoi amici, nella quale non guardi l’orologio ogni mezz’ora?

Tanto. Ma sono stanca, magari il prossimo weekend.

Accosto, spengo la radio, spengo la macchina.
Oddio perché si è accesa la radio se l’ho appena spenta?
Perché era già spenta.. non l’avevo proprio accesa. Venti minuti di tragitto in silenzio?!
Più che altro con i miei pensieri in sottofondo, che sono tutt’altro che silenziosi. Bene dai.

STAP.
Quanto amo il rumore del primo sorso di vino versato.
Stai diventando un’alcolizzata!
E’ solo un bicchiere di vino.. e in ogni caso me lo sono meritato.
Questo è proprio quello che si dicono gli alcolisti.

DLIN DLON
Meno male. E’ arrivato. La parte bella della giornata.
«Ciao amore»
«Ehi… ho aperto il vino!»
«Fatto ben. Ascolta ma.. Sushi?«
Sorriso tirato fuori. Sorriso tiratissimo dentro.
«Che c’è? Non ti va?»
«Si si, mi cambio al volo e andiamo»


Chissà se lui è felice. Chissà se i miei pensieri sono così rumorosi da coprire anche i suoi.

Vorrei fosse felice. Ma come fai a rendere felice qualcuno se nemmeno tu hai la certezza di esserlo?
«Ti dispiace se mi guardo una puntata prima di venire a letto?»
«No certo. Io però vado perché domani lavoro»
«Buonanotte»
«Notte amore»
Ultima occhiata a Facebook.
Like. Like. Dio, che male è venuta in sta foto. Va beh metto comunque il like perché è una ragazza d’oro. Like.
Chiudo.

DRIIIIIIN DRIIIIIN DRIIN.

Ok. Un minuto.

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La rivincita delle persone normali

La rivincita delle persone normali

Ho sempre pensato che la mancanza di ambizione, così come l’eccesso, fossero da considerarsi difetti in una persona.
E forse per questo non mi sono mai posta degli obbietti nella vita.. tanto meno dei sogni.
Mediocre in tutto, eccelsa in niente” come mi disse una volta qualcuno.

Questo un po’ per la paura di fallire e un po’ (molto) perché qualsiasi cosa mi avesse portato via del tempo di oggi, per raggiungere un qualcosa ‘forse’ domani, non lo ritenevo meritevole. O tutto subito o nulla.

Non ero mai pronta a sacrificare qualcosa del mio oggi, per magari non aver nulla domani se non una delusione..
Mi nascondevo sempre dietro proforma tipo “Ma dai per cortesia, non sei così brava! Accontentati di quello che fai, come lo fai! Accontentati delle piccole soddisfazioni giornaliere! Per raggiungere i propri sogni, bisognerebbe innanzitutto averne e poi dovresti impegnarti e iniziare a sacrificare qualcosa, così funziona!”
E puntuale come il ciclo il giorno prima della partenza per le vacanze, mollavo la presa e mi rispondevo “Ma si infatti non ne vale la pena.. E poi che sogni ho io? Non ho mai avuto sogni ne ambizioni. Ho solamente cose che mi fanno stare bene nella vita certo..
Scrivere e viaggiare. È ovvio che sarebbe un sogno poterlo fare. Chi non lo vorrebbe?
Ma siamo nel 2018, sei in micro pesce in un oceano di pesci molto più grandi, più preparati e più coraggiosi di te.”
‘E meritevoli anche vorresti aggiungere?’
Beh si.
Perché questo è il punto. Se nemmeno credi di meritartelo, allora non ci crederai mai davvero per potertelo permettere.
E continuerai semplicemente a stare nel tuo, nuoterai sempre stando vicino al tuo scoglio e ti acconteterai! Perché nella vita, soprattutto quella al tempo dei social, devi saperti accontentare..
” Che bella questa foto su Instagram; questa ragazza bellissima con il suo cappello in paglia, il suo vestito bianco, mentre cammina nelle vie di questo paesino con le case i mattoni e tutti i fiori colorati sui balconi”
Che bello dev’essere poter vivere così, in giro per il mondo con il mio diario e il mio fotografo . A vivere il mondo come andrebbe vissuto per una vita sola che abbiamo..
A scrivere i miei appunti mentre facendo colazione dall’altra parte del mondo, osservo lo scorrermi davanti di una quotidianità che non è la mia, cercando le giuste parole per trascrivere quel momento e raccontarlo a chi vorrà poi leggerlo…

IUUUU UH!! TORNA TRA NOI!!!
Sospiro e torno alla realtà si.

La rivincita delle persone normali

Certo è una vita invidiabile quella, chi non la vorrebbe?
Ma quella è l’eccezione, non la regola!

E poi ripeto, bisogna volerlo davvero qualcosa, per poterlo raggiungere così. Ma cosa ancora più difficile, bisogna sapere di volerlo.
Non so voi, ma io la domanda ” Ma tu dalla tua vita, cosa vuoi?”, l’ho sempre evitata, come si evita il proprio ex se ce lo si ritrova ad una festa.
Ogni tanto sì, capita di farsela. O di sentirsela fare. Ma quasi mai di prendersi più di 10 secondi per rifletterci davvero.. Perché?
Perché domande come questa fanno estremamente paura!
Paura di non sapersi dare una risposta e ancora più paura di sapersela dare invece.

Ecco beh.. qualche giorno fa qualcuno me l’ha fatta. Qualcuno che voleva saperlo davvero.
Qualcuno al quale avrei dovuto rispondere davvero.
E ho risposto. Seppur con le guance rigate, come se dentro di me cuore e testa stessero facendo a pugni tra loro!
Ma ho risposto.
Voglio fare questo nella vita!
Voglio vedere il mondo e raccontarlo a modo mio a chi vorrà leggerlo.

Non sarò la più brava a scrivere, né a far foto, né avrò mai quel cappello in paglia, né tantomemo verrò pagata per farlo.. Ma non fá nulla!
Voglio fare quello.
Studierò per migliorare.
Lavorerò per potermelo permettere.

E ogni volta che farò ritorno al mio scoglio, sarò ogni volta più soddisfatta di me.

La rivincita delle persone normali

Una volta avrei finito il post dicendo “Ma poi.. apro gli occhi e torno alla realtà. Alla routine, al lavoro e ai soliti like messi su Instagram.”

Stavolta no.. Perché per quanto tu ci metta per deciderti a farti quella domanda o ad ammetterlo a te stessa, sai già cosa vuoi. E in un modo o nell’altro il tuo modo di fare ti porterà inconsciamente a capirlo, che tu lo voglia o no.
E mentre io settimana scorsa cercavo risposta, mi è arrivato questo messaggio: “Ciao, è un po’ che seguo quello che scrivi.. È vorrei chiederti di fare da travel blogger per il nostro viaggio!” (Grazie LISA)

E quindi sì, non sarò la più brava, nè la più bella come quelle ragazze bellissime su Instagram.. Ma beh ecco, anche noi ragazze normali ogni tanto (non sempre) possiamo farcela!

… vuoi vedere che mi tocca cambiare il nome della pagina con ‘Ognitantounagioia Is The New Black’ o addirittura iniziare ad essere felice di me?!ll