Ansie, mainagioia e altre cose bellissime si.

Ci ho pensato molto prima di condividere con gli altri i miei pensieri, anche quelli più pesanti.

Ho cancellato e riscritto più volte, pensando che forse fossero qualcosa di troppo intimo da esternare.

Ma poi ho pensato, che lo scopo del blog, quando l’ho aperto, era anche quello di non tenere più solo per me certi pensieri.

Scriverli e condividerli.

Con la speranza di arrivare soprattutto a coloro che magari avevano lo stesso pensiero, ma non la stessa possibilità di esternarlo.

Non è piacevole, non è divertente, ma forse, ha fatto sentire qualcuno meno solo.

maripa queendom

Storie di ulivi, di vita e di donne straordinarie

Storie di ulivi, di vita e di donne straordinarie

Ho appena concluso un weekend quasi surreale.
Sapete quelle situazioni nelle quali a volte ti puoi trovare, ma non sai come ci sei arrivato e non sai nemmeno perché ti trovi lì… ecco.

È partito tutto da un messaggio, da una mail anzi.
Una di quelle mail che inizialmente non sai se aprire o cestinare senza nemmeno farla passare dal via, pensando a qualche virus. Ma che poi quando apri ti cambiano tutto.

Era una mail di Maria Paola, o Maripa per gli amici.
Non avevo idea di chi fosse e non avevo la benché minima idea di cosa si nascondesse dietro quella mail e soprattutto dietro quel soprannome.

Un invito, un semplice invito ad un weekend di degustazione del vero olio extra vergine d’oliva, per il quale poi avrei dovuto fare da giuria (popolare o social come si usa dire ora) per il Leone d’oro International 2020.

«Olio d’oliva? Io? Ma sei proprio sicura? Guarda che io l’unica cosa che so dell’olio extra vergine d’oliva è che se c’è il 3×2 al supermercato, allora è quello giusto. Non sono certa di poter essere la persona più indicata per assaggiarlo, figuriamoci votarlo…»

E invece ero proprio la persona giusta.  Solo che l’ho scoperto dopo.

Due cose mi spaventavano però; la prima era proprio il fatto che io di olio d’oliva non ne sapessi veramente nulla. E la seconda era l’Ansia.
Ebbene sì, non sia mai che abbandoni lo stabile anche solo per un weekend.
Sembra una cavolata, ma chi ne soffre sa di cosa parlo. Ho sempre viaggiato da sola, ma da quando ho avuto anni fa il primo attacco di panico in macchina al caldo mentre guidavo verso il concerto dei King Of Leon, ho difficoltà a rifarlo.
Cerco sempre di evitare o di ‘portarmi via’ il fidanzato che ormai mi conosce e saprebbe come aiutarmi…

Beh il fidanzato non poteva. Ma io non avevo nessuna intenzione di buttare al vento il lavoro fatto in un anno di terapia e quindi fanculo l’ansia!
I due problemi mixati tra loro mi hanno comunque portata a temporeggiare per qualche giorno, ma alla fine la risposta è stata un «Sì, ci sarò assolutamente.». E per questo ringrazio il mio buonsenso.

Appena salita in macchina la prima canzone partita dalla radio era proprio una dei King of Leon.

«Ahahaha è una candid per caso? Non è divertente»

Ma sono partita comunque. Direzione Maripa Queendom.

Maripa Queendom  leone d'oro international olio d'oliva

Ora, immaginatevi l’Eden. Ecco così!
Un rustico nascosto da alti muri e dalla vegetazione verdissima del Lago di Garda.
Un grande portone verde all’ingresso.
Ad accogliermi è arrivata proprio Maripa, occhi verdi, capelli blu e un vestito estivo assolutamente in tinta con capelli e personalità. L’adoro già!
Il detto ‘Mi casa es tu casa’ sono abbastanza certa sia nato qui e lei ne è la regina indiscussa.

Sono arrivata in serata, che il sole era appena calato, ma ad attendermi sulla terrazza panoramica c’erano già alcune ragazze (ospiti come me) e soprattutto una bottiglia di prosecco fresco.
Il tempo di un bicchiere e già l’Ansia del viaggio era sparita.
Sì era una situazione surreale, e sì non conoscevo nessuno, eppure quell’ambiente era familiare, accogliente e assolutamente tutto da scoprire.
Ero davvero curiosa di scoprire cosa ci facessi lì, perché e soprattutto chi fosse Maria Paola.

Beh, raccontare e delineare Maria Paola penso abbia dell’impossibile…
È un po’ come acqua fresca colorata che riempie una brocca, ma che continua a scorrere senza mai poterla fermare. I capelli colorati e i vestiti sgargianti, non bastano a spiegare chi lei sia. Non le rendono giustizia.
Lei molto più ‘accesa’ di tutti quei gialli e quei fucsia che indossa.
Forse la parola giusta è ‘TRAVOLGENTE’, ma dico forse perché non sono ancora certa esista una parola per descriverla.

maripaqueendom leone d'oro international olio extra vergine d'oliva

Maripa è un mix di arcobaleno, storie da raccontare e ospitalità.
E la sua Casa del tempo ritrovato’ è esattamente come lei. È un B&B, ma è soprattutto una casa, fatta per accogliere chiunque la sappia apprezzare.
Un giardino immerso nel verde degli ulivi e dai colori dei fiori, un concerto di profumi e suoni della natura; due adorabili Labrador e una gatta (Banana) che supervisiona tutto con discrezione.
Trasuda vita. Ogni oggetto racconta una storia.
Tutto è di tutti. 
Era come se la mia ansia fosse rimasta fuori da quel portone verde all’ingresso.

La mattina seguente, con la luce, la terrazza panoramica aveva tutto un altro sapore… l’aria del mattino, la vista del lago e il tavolo apparecchiato per la colazione. Io e gli altri membri della ‘giuria social’ (ecco sì forse non lo avevo specificato, ma ero stata scelta, assieme ad altri ‘ignoranti’ come me in materia, per conoscere meglio questo mondo a noi sconosciuto… e scoprirlo con la migliore guru d’Italia).

Abbiamo fatto colazione tutti assieme, anche per conoscerci tutti un po’ meglio prima della degustazione.
È una cosa che mi ha sempre affascinato tantissimo; vedere come un bicchiere di vino o una tazza di caffe riescano ad unire anche dei perfetti sconosciuti attorno ad una tavola. Forse per questo ne abuso, va beh ma questa è tutta un’altra storia…
Speriamo non crei dipendenza anche l’olio d’Oliva.

Maripa queendom lago di garda leone d'oro

La Masterclass si teneva nel loft del B&B. Un open space ultra moderno, chic e con una vista mozzafiato.

Se devo essere del tutto sincera, avevo ancora parecchie perplessità sul «Cosa ci faccio qui ad assaggiare olio?». Invece è stato illuminante.

Maripa è illuminante.

Ha saputo in poco tempo insegnarci a ‘capire’ davvero l’olio d’oliva.
Abbiamo imparato a coglierne il profumo più profondo, abbiamo imparato ad assaporarne il gusto con tutti i nostri sensi e soprattutto abbiamo imparato ad apprezzarlo vedendoci dentro tutta la passione e il duro lavoro che i piccoli produttori ci mettono per farlo con il rischio di essere schiacciati dalla grande produzione da supermercato.

«Quanto costa al litro, lo si chiede al benzinaio!»

Ed è vero, siamo talmente abituati a puntare al prezzo più basso per qualsiasi cosa, che ormai ci imbottiamo di schifezze solo per poter spendere poco. Non solo a discapito nostro, della nostra salute, ma anche del nostro “Made in Italy” che tanto decantiamo a destra e a manca.
E il concorso del Leone d’oro International , Maripa l’ha creato proprio per questo; per elogiare i piccoli produttori, quelli che credono nei gusti autentici dell’olio extra vergine d’oliva, che tengono duro anche nei periodi più bui, che mettono il cuore nei loro frantoi e che non scendono a compromessi quando si tratta di avere un occhio di riguardo per l’ambiente.
Combatte con loro e per loro.

Maripa gabusi leone d'oro international olio extra vergine d'oliva

Non pensavo ne sarei rimasta affascinata, non pensavo nemmeno che sarei stata in grado di assaggiarlo senza farmelo andare di traverso o capendoci qualcosa… e invece è stata un’esperienza incredibile.

«Ma cosa cavolo ho assaggiato fino ad oggi?»

…si appena è finita la degustazione me lo sono chiesta.
E me lo sono chiesta anche una volta tornata a casa, quando in cucina mi sono ritrovata davanti la latta dell’’’olio buono’’ o che pensavo fosse tale, che mi fissava.

Sì ho scoperto un mondo splendido.
Anzi ne ho scoperti due.
Il primo è quello dell’olio extra vergine d’oliva, quello vero, quello buono, quello di chi lo fa davvero con passione e con il rispetto per le olive e per l’ambiente.
Il secondo è il mondo di Maripa, (solo ora capisco davvero l’espressione ‘Maripa Queendom’). Una donna, di quelle con la D maiuscola, di quelle da seguire, dalle quali assorbire tutto quello che si riesce più che si riesce, e da adorare assolutamente.

Maripa gabusi leone d'oro international olio extra vergine d'oliva

Sto già programmando di tornare nel suo regno a breve, sono già in astinenza di quel posto magico, del suo cibo genuino e soprattutto della sua energia.

Consiglio a tutti di andarla a trovare o di seguirla, ovunque lei vada e qualsiasi cosa faccia.
https://www.instagram.com/leonedorointernational/
https://www.instagram.com/queenmaripa/

http://www.maripaqueendom.com/

ironia mai una gioia is the new black

L’Ironia non è per tutti

L’Ironia non è per tutti

Ironia is the new Black

Non è che io abbia mai avuto doti particolari…anzi
In matematica facevo schifo. E lo faccio tutt’ora.
In filosofia so il minimo sindacale per intraprendere conversazioni, che poi con l’aiuto del vino, tutti sarebbero in grado di intrattenere.
Di virologia non so una fava.
E di in diritto internazionale anche meno.

C’é (forse) solo una cosa che negli anni ho imparato a sviluppare.
L’ironia.

Credo di averla presa, assieme al naso, da mio padre.
Uomo di pochissime parole, con un passato non facilissimo e tante responsabilità sulle spalle.
Parlava poco, ma quando lo faceva usava l’ironia.
Che l’argomento fosse serio o meno, lui la battuta la cacciava sempre. “Si stempera“.
Sapevo che scherzava, sapevo che sotto c’era molto altro, semplicemente decideva che era “meglio così”. E lo era davvero.

Così ho imparato anche io..
Non importava cosa pensassi o da che parte stessi, ci scherzavo e basta.
A volte per difesa, altre volte per stemperare o a difesa di altri.

Non era mancanza di rispetto o superficialità, anzi, era proprio il contrario.

E con pane e ironia sono cresciuta.
L’ironia mi ha salvato tante volte, con l’ironia mi sono aperta la strada tra i bulli a scuola, ho fatto ridere la classe, sono sopravvissuta alle prese in giro per i chili di troppo, ho compensato quando tra le due io ero l’amica più bruttina, ho risollevato amiche dai problemi di cuore, ho fatto slalom tra i post Facebook qualsiasi fosse l’argomento…

Per me l’ironia è Sacra.
Ma ora.. Ora me la state dissacrando.
Non riesco più ad usarla. Ho paura di sprecarla.

Pubblicare qualcosa sui social in questo periodo è come scrivere con il carattere COMIC SANS 72 TUTTO MAIUSCOLO sempre attivo.

In questa quarantena la gente deve aver subito un’involuzione. O non lo so.
Lievito, Amuchina e Cattiveria dev’essere stata la spesa tipo di questo periodo..

L’ironia è come il nero per i vestiti, sta su tutto.
E voi che non la capite invece siete come quell’ultima linea di eyeliner messa alla fine, che è sempre di troppo e rovina tutto.

corona virus cambierà vita persone

Come cambierà la vita delle persone il Corona virus?

Ci cambierà.
Sì, questo periodo ci cambierà tutti. Che lo si voglia o no, lascerà un solco.
Per alcuni più profondo, che per altri. Ma di sicuro diverso per tutti.

E per quanto sia brutto dirlo a voce alta, per quanto possa farci sentire ‘sbagliati’, molti di noi faranno fatica ad abbandonare tutta questa nuova vita che sembra parallela alla nostra. Molti non sono pronti a tornare alla normalità. A quello che era il ‘prima‘.

Il suono della sveglia presto, la solita colazione, lo scegliere cosa mettersi, il pranzo da portare in ufficio, il controllare mille volte l’orologio, la cena , tutto-scandito-sempre-dallo-stesso-solito-ritmo. Fino all’andare a letto ogni sera, sempre con gli stessi pensieri… Quei pensieri che ci facevano salire il mal di testa, la nausea, l’ansia.
Quelli stessi pensieri che, se fatti ora, che il ritorno alla normalità sembra ancora così distante, ci fanno salire il mal di testa, la nausea e l’ansia.

Quanti di noi avranno trovato una consapevolezza nuova in tutto ciò? Abbastanza forte da decidere di non tornare a quel lavoro. E quanti altri, con quella stessa consapevolezza acquisita, saranno comunque costretti a tornare a quel lavoro. E ancora a quei mal di testa, quell’ansia, quel tutto..

Ci è stato imposto di rimanere a casa. Ci è stato imposto, anche se in maniera limitata, di trovare un modo di occupare il nostro tempo in mancanza del lavoro (per quelli che lo smart working manco da lontano). Di crearci delle giornate che fossero ‘nostre’ fino al momento di andare a letto.

Beh, non so voi, ma ci sono stati giorni nei quali ho dovuto pulire anche angoli della casa che nemmeno sapevo di avere, fare faccende che potevano benissimo rimanere dov’erano, ripulire ancora altre cose.. tutto pur di non fermarmi ad ascoltare nella mia testa quelle domande scomode. Tipo:

Ma tu, ora, in questo tempo libero, per te cosa faresti?

Io personalmente avrei potuto trovare il tempo per scrivere un libro. Ma non l’ho fatto. Perché?

Per quel pensiero di tornare alla realtà. Di non riuscire più a tornare indietro poi. Un po’ come quando hai paura di aprire un pacchetto di patatine, per paura di non riuscire più a richiuderlo poi. (No ok, non proprio così, ma non mi venivano altri esempi.. ma tanto avete capito no?)

Prenderemo consapevolezza di quanto poco tempo avessimo per noi prima, ma anche che in fondo, se ne avessimo avuto di più, forse non avremmo saputo gestirlo davvero.
Anche di quanto bello fosse bere una tazza di caffè appena fatto, guardando lo scorrere calmo di una giornata fuori dalla finestra. E questo contrasto sarà difficile da controllare.

Qualcuno prenderà consapevolezza che i figli sono sicuramente un dono del cielo, ma che anche la scuola lo è. Molti magari faranno fatica a dirlo a voce alta, ma sono certa che molti il pensiero ”Io amo i miei figli, ma assieme 24/7 è veramente troppo!” lo hanno fatto.
Potete dirlo! Nessuno vi giudicherà.

Altri diranno lo stesso con il proprio partner. Ma in quel caso dovranno prendere altre decisioni. Sarà difficile, doloroso, liberatorio.

Non sappiamo come, ma sicuramente questo virus ci cambierà.
E per quelli di noi che sapranno imparare, ci insegnerà.

Ci ha insegnato quanto sia relativo il concetto di ora di pranzo e ora di cena.
Quanto sia relativo il concetto di ‘necessario’ e di ‘buon senso’.
E di quanto lo sia soprattutto il concetto di “seguire le regole”.

Ci ha banalmente insegnato il valore di ciò che prima facevamo senza dar peso, solo perché potevamo farlo.
O di quanto in un giorno possa cambiare tutto.
Ci ha insegnato che la morte non é morte se non ci tocca da vicino.
Che se il dolore, la fatica e l’impegno è degli altri, non è reale.

Ci ha insegnato che siamo ospiti in questa terra, e nemmeno troppo graditi, di quelli che si autoinvitano e fanno come fosse casa lor, mangiandoti tutta la dispensa.. E che quando vanno via, ti fan tirare il respiro.

Ci sta insegnando che nonostante molti siano convinti di saper stare bene anche da soli, in realtà non ne siano realmente.
Ci ha insegnato che il concetto di collettività è o tutti o nessuno.

C’insegnerà sì, ma forse anche no.

libro donne forti beneficenza

Il filo rosso dell’amore: Antologia tutta al femminile

Un’antologia tutta al femminile per combattere la solitudine di questa quarantena

Per quanto io non sia un’accanita sostenitrice del femminismo (anzi), adoro vedere progetti tutti al femminile come questo.
Proprio perché so (non mentiamo a noi stesse, sappiamo che è così) quanto per una donna possa essere difficile collaborare con altre donne, magari sconosciute.

In un momento come questo, nel quale tutto sta diventando assurdo, dove sembra ogni giorno di vivere una vita parallela, abbiamo bisogno di progetti come questo.
Di realtà. Di collettività.

Donne, letture, amore e beneficenza.

Una raccolta di letture.
Undici storie, di undici donne diversissime tra loro.
Ognuna che a modo suo racconta il rapporto con l’amore. L’amore per un uomo, per una donna, per la vita o per sé stesse.

”IL FILO ROSSO DELL’AMORE” questo il titolo.

libro storie donne forti


Perché per quanto possiamo arrivare ad essere stronze noi donne, sappiamo benissimo di essere tutte unite da un fil rouge.
Amore, indipendenza e resilienza.
E io penso sia esattamente questa la vera essenza del Girl Power e non la continua ricerca di competizione con gli uomini, che tanto ci propinano.

Ma ciò che fa brillare ancor di più questo progetto è che tutto il ricavato andrà devoluto all’associazione KOMEN Italia, ente per la lotta e la prevenzione dei tumori al seno.

Un grazie doveroso a tutta la redazione rosa di The Web Coffee, per averlo reso possibile.

Come imparare a risparmiare

Dopo anni di tentativi ancora non hai imparato e ti chiedi come fare per imparare a risparmiare?

Beh bene, allora siamo in due.
Ebbene si, all’alba dei 30 anni, e con circa 30€ in banca da sempre..Ho scoperto che esiste un’app gratuita che ti aiuta a mettere da parte i soldi ed essere riuscita in 2 mesi a mettere via più di 400€ per me è MAGIA, come per Johnny.

Ma soprattutto essere riuscita con quei soldi a prenotare un viaggio.
È un sogno.

Finalmente anche io posso far finta di poter avere una vita da grande.
Premetto che ho sempre avuto le mani bucate e che (mi vergogno a dirlo) in 30anni non sono stata capace di mettere da parte nulla o quasi…
Mi sono imbattuta casualmente in un post su Facebook che parlava proprio di OVAL MONEY , ero incuriosita, un po’ per la natura del post (SOS risparmio) e un po’ perchè la persona che lo aveva pubblicato era una persona che stimo. Non l’ultimo stronzo arrivato.

Ovviamente ho iniziato ad indagare. Ho letto di tutto e di più, mi sono informata.
Anche perchè, si ok tutte recensioni buone, il sole 24ore, Salvatore Aranzulla (che vale molto di più del Sole 24h siamo onesti…)ecc.., ma dare i miei dati e soprattutto quelli sensibili come il conto corrente non mi piaceva granchè. (Vero anche che non so se a fregarmi ci avrebbero guadagnato molto (pfff..30€? manco al sushi andate!)

Ma tant’è. Dopo un mese di ricerche approfondite, ho voluto provare…
Mi sono iscritta, si un po’ noiosa la trafila, ma d’altronde per addebitarti i risparmi, certi dati erano necessari. E boom! Ho un salvadanaio digitale.

Puoi scegliere tu quanto risparmiare.

Chessò io ho impostato il 20% dello stipendio (Avendo Partita Iva, mi serviva un cuscino dove poter appogiare le chiappe al momento di pagare le tasse!) e tutti gli arrotondamenti, per esempio se spendo per un sushi da asporto 9.90€ (AHAHAH ma dove? Vabbe si fa per dire!), i restanti 0,10€ se li tiene e me li accantona nel salvadanaio. Sembrano pochi e invece vi assicuro che anche solo con i centesimi vi accorgerete a fine mese cosa ne viene fuori. E così via. Ci sono molte altre personalizzazioni, ognuno sceglie come meglio crede.

A me bastava questo. Anzi pensavo di no inizialmente, e invece è bastato!

IMPARARE A RISPARMIARE CON OVAL MONEY

Lo so, è una figata. E quindi mi pareva giusto dirlo, soprattutto a chi come me ha sempre avuto bisogno di una mano a risparmiare.
Nel caso decideste di provarci anche voi usate il codice MGKX8Z8U così vi arriveranno subito 5€. Che qui da me sono due spritz, quindi non si butta via nulla!!!

Ecco si, ora aspetto solo l’app che mi fa dimagrire, urlandomi “METTI SUBITO GIÙ QUEL BICCHIERE!” e me lo tolga di mano se serve. Attendo con ansia.

Dal mondo dei trentenni è tutto. A voi studio.

PS: se avete dubbi o volete sapere qualcosa scrivetemi.

Come affrontare un colloquio di lavoro

Come affrontare un colloquio di lavoro..o anche no

Oddio che ore sono?
8.40 vabbè dormo un altro po’ tanto il colloquio di lavoro é alle 10.30.
O 10?
No no 10.30 mi ricordo di averlo scritto assieme all’indirizzo in un biglietto che ho messo nel portafoglio.
.
.
Oddio che ore sono?
9.05 si ok ora mi alzo, devo anche lavarmi i capelli se non voglio andare ad un colloquio di lavoro assomigliano a Lene Marlin ai tempi d’oro.
Colazione.
10.30 il colloquio abbiamo detto.
O 10?
Cazzo ho il dubbio ora. Meglio controllare.
“10/09 via Vivaldi 15”

10/09?
Ma che cavolo ho scritto. Cosa vuol direee?
Sicuramente non é una data perché almeno del giorno son sicura, chi ha un colloquio di venerdì 13 se non la regina del Mainagioia!? E 10 saranno le ore dai.
CAZZO. ALLORA SON IN RITARDO.

9.53 esco.
Il navigatore da 16 minuti. Beh bene dai bel modo di iniziare un colloquio. In ritardo.
Speriamo notino solo quello orario e non quello mentale.
Arrivo, guardo l’ora.
10.08
Beh se il bigliettino era giusto, magari sono anche in anticipo di un minuto. 4

Come affrontare un colloquio di lavoro..o anche no

Suono. Salgo. Entro.
“Buongiorno”
“Buongiorno, si accomodi pure qui. La aspettavo alle 10.”
“Ha ragione. Purtroppo mi si é staccato un pezzo di auto mentre arrivavo!”. (Falsa!!! È successo davvero. Ma ieri non oggi!)
Nessun segno di compassione. N’amo bene.

“Allora, intanto mi dica. Cosa la spinge a cercare questo tipo di lavoro?”
Sono povera per esempio e perché so fare questo.
“La contabilità? Beh a chi non piace la contabilità? “
Abbozzo un 1% di ironia.
Non ride.
Vabbè c’ho provato.

“Visionando il suo curriculum vedo che ha già fatto questo tipo di lavoro che le avevo anticipato. E avrei alcune proposte. In questo studio richiedono di saper fare questo…sa farlo giusto?”
“Si si certo!”. Non é vero. Appunto mentale ‘imparare a fare questo’.

“E anche questo mi sembra di aver letto?”
“Si si chiaro. Le basi proprio”.
Ma che cazzo dici. Piantala subito!

“Questo immagino di sì?”
“Si assolutamente!”
UH A’VOGLIA. Li ho sempre lasciati fare alla mia collega!

“Facendo un autovalutazione. Come direbbe di essere professionalmente parlando?”
Nondirlequellochepensinondirlequellochepensinondirlequellochepensi
Inizio ad agirarmi.
“Beh diciamo che…vii yursxbi5 vjkotrvalp gyvderhion hjjo5vdesvkb nvdevjji…” dille anche cosa hai mangiato a colazione che magari le interessa di più di sta supercazzola.

“Ok. Capisco.”
UAU. Brava! La vedo rapita proprio!
Che palle odio i colloqui così formali. Che voglia di un Gin tonic. Ma se sono le 10. 30 del mattino. Si ma mi avrebbe gia assunta se fossimo al bar. Concentrati cazzo!

“E mi dica ha hobby o cosa fa nel tempo libero?”
Odio lo sport. Odio la maggior parte della gente. E ho un blog dove sparo regolarmente cagate per stemperare le giornate infinite passate tra scartoffie di merda e numeri. Non so bere conta come hobby?
“Leggo molto, scrivo, faccio lunghe passeggiate col cane.. ”
“Molto bene. Direi che è tutto. La chiamerò prossimamente per farle sapere”
“D’accordo grazie mille”
Birretta? Offro io?

Come affrontare un colloquio di lavoro..MA anche no

come potrei migliorare il mondo ecologia

Come potrei migliorare il mondo?

Come potrei migliorare il mondo?

La Siberia, l’Amazzonia, gli Oceani.. non so voi, ma io inizio ad avere difficoltà ad affrontare le giornate senza questa perenne sensazione di colpa. Mi chiedo continuamente, ma io.. Come potrei migliorare il mondo?

Trentanni, amici, un lavoro, un amore, tutto regolare e quindi anche io, contro ogni previsione, avevo iniziato a pensare un giorno di voler dei figli, una casa, una famiglia.. e nemmeno in un futuro poi così lontano.

Ma ora non lo so più. Non  sono  sicura avrò   davvero  il  coraggio  di  avere  dei  figli se le condizioni sono queste.
E si, mi fa male.
𝙲𝚑𝚒 è 𝚌𝚊𝚞𝚜𝚊 𝚍𝚎𝚕 𝚜𝚞𝚘 𝚖𝚊𝚕 𝚙𝚒𝚊𝚗𝚐𝚊 𝚜𝚎 𝚜𝚝𝚎𝚜𝚜𝚘‘ dicono, ed è giusto, solo che quando il problema non ti tocca, può sempre aspettare.  E tu posticipi.
E così è stato. Ho sempre avuto a cuore la natura e il mondo. Ma non abbastanza.

Si ma cosa posso fare IO  per migliorare questo mondo?

In questo periodo la Terra sta pagando. E’ un po’ come quell’amico che a scuola disturbavamo chiacchierando e alla fine veniva ripreso dalla maestra e punito al posto tuo.
Così la Terra, sta pagando al posto nostro.

Continuo a chiedermi cosa posso fare? E’ davvero troppo tardi?

Una volta un professore mi disse «Come io sto facendo nel mio piccolo la mia parte, per migliorare il mondo, penso che qualcun’altro come me stia facendo lo stesso a sua volta. Ed è così che si crea il cambiamento
Ma ora come ora, quando apro Facebook o il giornale, non so più come credere in questa collettività.
Solo che devo farlo. E voglio farlo. Perchè si è così che si cambia il mondo ‘Con le brave persone, che crescono bene i loro figli‘.
Per questo ho iniziato ad analizzare le mie giornate, cercando di capire cosa stessi sbagliando.  Cosa mi stesse sfuggendo.  Come potessi fare di più.

Ecco beh, non è molto, ma sicuramente se anche voi come me non ce la fate più a sentire questo senso continuo senso di impotenza e continuate a chiedevi cosa si può fare, senza sapere però da dove partire, magari può essere un inizio..

Beh, da qualche parte bisogna pur partire.

Piccole abitudini per migliorare il mondo.

BAGNO

SHAMPOO SOLIDO: l’ho scoperto ad inizio anno ad essere onesta, fino a qualche  anno fa il mio metodo di scelta era la sniffata dallo scaffale del supermercato, poi con il tempo ho iniziato a prendere quelli più ‘tecnici’ che usavano le parrucchiere e da quest’anno invece basta, ho scoperto quelli solidi e soprattutto naturali.  Chiaramente (ma solo rispetto a quelli da supermercato) hanno un prezzo leggermente più alto, ma decisamente meritato…

Shampoo solido Ethical Grace
In più se prima uscivo dalla doccia con il mio scalpo in mano ogni volta (‘Eh ma è il cambio stagione’ ma per piacere.. li perdevo in ogni periodo dell’anno!!!), adesso invece la situazione è decisamente meglio. l’Ho comprato ad inizio anno e me ne manca ancora una quarto (di cubo), lavandoli circa 3 volte a settimana. Io mi ero un po’ informata in giro.. e i migliori li ho trovati qua, velocissimi e veramente buoni, oltre che eticamente corretti. ETHICAL GRACE Il mio consiglio è di comprarne due direttamente al primo acquisto, uno per usufruire della spedizione gratis e due perché tanto lo ricomprereste comunque una volta finito e dunque. (O fate un acquisto di gruppo con amiche) . AH, ovviamente hanno anche i prodotti doccia corpo!  AH2 Mi raccomando NO i prodotti LUSH, se cercherete tra i prodotti solidi e plastic free, troverete anche i loro, plastic free fuori si, plastic free dentro stocazzo.

DENTIFRICIO SOLIDO E SPAZZOLINO IN BAMBOO:  Eh si, solido is the new Eco. Ebbene c’è anche il dentifricio solido, funziona uguale se non meglio essendo naturale, e soprattutto nessuno può romperti i coglioni se non spremi correttamente il tubetto o non lo richiudi dopo averlo usato (Si si ovviamente esempi puramente casuali). Dopo varie ricerche e recensioni sono giunta alla marca  LAMAZUNA  ce n’è per tutti i gusti.

Spazzolino in bamboo
Per quanto riguarda invece gli spazzolini in bamboo, li si trovano evriuer ormai, bisogna solo fare attenzione all’etica della casa produttrice, ‘Bamboo‘ non vuol dire necessariamente ‘Eco‘, se non c’avete sbatti di mettervi a informarvi, l’ho fatto io per voi. La marca citata poco fa per il dentifricio, produce anche spazzolini e li potete trovare, assieme ad un mucchio di altre cose fichissime,  su FRIENDLY SHOP  (negozio online il cui motto è ‘Cambia abitudini, non pianeta’! Non credo serva aggiungere altro). O per chi lo vuole subitoimmediatamente, anche su Amazon si può trovare, però Amazon inquina un sacco con tutti quei camion che volano ogni giorno.

COPPETTA MESTRUALE. Vabbè, ma che ve lo dico a fa’! Premesso che questo punto vale solo per quelle che possono utilizzarla. Purtroppo alcune di noi per svariati motivi non possono, beh in caso saltate pure al punto 4. Comunque dicevo, io letteralmente l’adoro. MA ho letto cose improponibili al riguardo.

Chi l’ha provata la ama. Ma chi ancora non ha ancora avuto il ‘coraggio’ di testarla si aggira sui social tra i commenti di chi è favorevole e tra chi boh, sembra viva perennemente in viaggio, abbia a disposizione solo bagni pubblici e il flusso mestruale degno di un fil di Tarantino sempre. In ogni caso, di tutti i ‘contro‘ che ho letto, non ce n’è uno che tenga. E poi dai… è una svolta! Costa un quarto, è comodissima, moooolto più igenica (a meno che non viviate in un bagno pubblico come fanno molte a quanto pare) e col cavolo che un assorbente lo tenete su 8/10 h. Vero anche che a volte capita di non poterla proprio usare, beh in quel caso consiglio gli assorbenti lavabili, non so voi ma io ogni volta che mi dovevo cambiare e buttare l’assorbente, venivo attanagliata da un senso di colpa incredibile. Fissavo il cestino e mi sentivo una persona orribile. Quindi sì, lavabili se fosse necessario!  Io ho preso questa  e ovviamente la consiglio, ma sul mercato ormai ci sono di tutti i tipi, modelli e misure, si esatto come i vibratori brave!  E poi una ogni dieci anni, quindi non facciamo proprio le poracce, anche se costasse € 24, rispetto ai 5€ al pacchetto di assorbenti è comunque tutta un’altra vita.

DISCHETTI STRUCCANTI: Che siate tra le fortunate che si truccano poco o quelle alla Moira, a fine giornata dobbiamo struccarci tutte, a meno che non ci si voglia svegliare con la sindone sul cuscino. Ecco beh ho scoperto diverse tecniche e strumenti Eco per questa abitudine giornaliera (e odiata, almeno per me!). Io personalmente usavo acqua micellare e dischetti. ORRORE! Giustamente i dischetti non erano tutta sta grande idea, ma chi ci pensava… beh intanto ho scoperto che esistono i dischetti lavabili (anche questi fatti in bambù, incredibile lo so.. io pensavo che il bambù si usasse solo al ristorante cinese), ma non solo si può usare anche la spugnetta naturale  con un goccino di acqua micellare bio o olio e il gioco è fatto.

DEODORANTE : Anche questo, c’è chi non lo usa (di questo magari ci parleremo più avanti), ma per le persone normali che invece rispettano il prossimo, ho cercato qualcosa che fosse in alternativa alle schifezze che stavo usando anche io (anche se avevano un buon profumo/consistenza/prezzo). E tra tutte le cose, a parte chiaramente quelli Bio, ho trovato molte persone addict allALLUME DI ROCCA , (l’allume de che?). Sostanzialmente un sale naturale. Non mi soffermerò a spiegarvi le caratteristiche tecniche ecc, ma la cosa fondamentale è che sia ANTIBATTERICO e soprattutto ANTIPUZZA. Farmacia, erboristeria o amazon, lo trovate.

Dai intanto è un inizio.
Magari così potermmo in primis eliminare il cestino del bagno, che non so il vostro, ma il mio è un cazzo di buco nero.
Ripeto, non so se questo potrà aiutare, ma in un modo o nell’altro bisogna provarci veramente stavolta, e questo è l’unico modo che conosco.

Domenica tempo libero mai na gioia

Ogni maledetta Domenica, il tempo libero e l’Ansia

Ogni maledetta domenica, il tempo libero e l’Ansia

Quelle pigre domeniche pomeriggio d’estate.
Cielo velato, leggera aria che entra, fa muovere le tende e da’ un leggero respiro.
Nessun bambino che gioca in cortile, troppo caldo. Solo le cicale fan casino.

ORE 14

«Chissà che oggi riesca a fare tutte quelle cose che non riesco mai a fare. Si però magari dopo, ora vediamo su Netflix se c’è qualcosa da vedere. In fondo è domenica, ci sta un po’ di meritato svacco.
NO.
NO.
NO.

FORSE, MA NON OGGI.
NO.
PAUSA CIBO.
Apri il frigo, senza arte ne parte. Lo fissi.
Che te credevi di trovà di diverso da quando l’hai aperto mezz’ora fa’? Mah, forse la voglia di non fare un cazzo che c’hai oggi? Forse. Non sai manco di cosa hai voglia. Chiudi sto frigo, pensa al surriscaldamento globale. Ok OK.

Cosa potrei mangiare? Anche niente no? Non ho realmente fame, però voglio mangiare. Adesso mi ricordo perché non devo stare a casa! DAI NO. Magari solo un caffè. Con una spruzzatina di panna. Poi basta però..’

Ogni maledetta domenica, il tempo libero e l’Ansia

ORE 15


Allora che si guarda?
«Potrei guardare qualche episodio di Greys.’ No no meglio di no, che sei in preciclo, poi torna a casa lui e ti trova impiccata»

«Last night?» Si brava cosi lui torna a casa e vi tocca litigare, senza che nemmeno sappia il perché.

Vabbe allora cosa?
Questo NO.
NO
NO.
Venti minuti di zapping dopo.
«UH hanno messo ‘La verità è che non gli piaci abbastanza’, vediamolo per la ventordicesima volta.

E nel mentre si sfoglia in loop: Facebook, Instagram, Twitter, Asos, Zalando, il meteo, yahoo answer…
Ma tu guarda tutti al mare, o a matrimoni o ad aperitivi super fichi in spiaggia. Che vida loca avete tutti. Loro si che sanno come usare il tempo libero.
Altro che in mutande a.. Cavolo, ho ancora quella super maschera all’aloeavocadomielecreneavanzidellacenadiierisera per il viso da provare, e quasi quasi potrei anche farmi un po’ di scrub!
Google cerca ‘scrub fatto in caso’.
Allora.. mi serve solo olio (ce l’ho), sale (ce l’ho) e tempo libero (CE L’HO). E andiamo.. (LIVIN’ LA VIDA LOCA)

Non metto neanche ‘pausa’ tanto ci metto poco e poi sta parte è una palla.

ORE 15.45


Torni in divano più svogliata di prima e con i capelli che puzzano di sta maschera a boh.. a giudicare dall’odore uovo andato a male. ‘Quanto dovrò tenerla su sta merda? Va beh finito il film la tolgo.’

15 minuti di film dopo
QUINDICI.
Insofferenza totale.

‘Avrei anche il libro da finire, ormai mi mancano poche pagine… quasi quasi potrei.”

Prima pagina. Seconda pagina. Terza pag.. «No aspetta cos’è che ho letto? Non mi ricordo più.»
Rileggi.
Terza pagina.
Terza pagina.
Terza pagina. Ma leggi o fai finta?

Chiudi il libro.
Svogliatezza livello PRO.
«No puzza troppo sto coso in testa, devo lavarmi i capelli»

Alle ore 17 ti sei già lavata i capelli, fatto due docce, spostato mobili, cambiato 4 smalti, fatto due lavatrici, iniziato e lasciato a metà episodi di 3 serie diverse, sfogliato le stories instagram di praticamente un continente intero.

Torna lui.
«OH APERITIVO?»

«SI TI PREGO»

…ed è di nuovo lunedi!

Scusa, ci conosciamo?

Scorrendo la home Facebook e le sue amicizie suggerite.

Non so chi sia.
Non so chi sia.
Non so chi sia.
So chi é ma lo ignoro volontariamente.
Oddio sta qua era a scuola con me, andiamo a vedere com’é.. Uh immagine di copertina lei e lui al loro matrimonio, pensa un po’ si è sposata! E aveva pure due anni meno di me. Ok.
Esci.

Non so chi sia.
Non so chi sia.
Questo anche no Facebook grazie, lui era quello che in patronato ci provava con chiunque avesse un buco, perfino con il biliardino, quindi grazie comunque per il suggerimento ma anche no.

Non so chi sia.

Oh lei! Anche lei mia ex compagna di catechismo, che fine avrà fatto!? Vediamo.. Immagine profilo lei che lancia il bouquet alle amiche. Wow anche lei sposata.
Esci.

Non conosco
Non conosco.
Conoscoooo!! Questa era la figa del quartiere!! Vediamo, subitoimmediatamente! Eh beh ovviamente, foto profilo con fotomontaggio di lei su una copertina di giornale. Che disagio!!
E millemila foto di famiglia.. Cane, due figli e maritOH MA È IL TIPO CHE CI PROVAVA CON TUTTE IN PATRONATO OHMIODIO!! Ne ha fatta di strada..
Esci.

Non so chi sia.
Non so chi sia.
Uuooooooo!!! È lui!!! Cotta stratosferica alle superiori. Madò com’é cambiato! Però sempre bono. Oh ma tu guarda… Ha figliato pure lui. E lei chi é?
Non conosco.
Esci.

Grazie Facebook. Anche per oggi c’hai provato..
Però no! Non sono pronta a non bere per 9 mesi, ne tantomeno a pagare da bere a 200 persone..

Ma grazie per l’ansia, apprezzo il tentativo. 🖤