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Perchè festeggiare San Valentino?

Ci meritiamo di festeggiare San Valentino?

«Non ho mai creduto nell’Amore.. Anzi no, mi correggo, non ho mai creduto esistesse nella realtà l’idea che ho io dell’Amore».
Così iniziava un ‘pezzo’ che ho scritto nel 2015.
Me lo ricordo bene, forse addirittura a memoria. E’ stato il mio pezzo più copiato, più condiviso, più sentito e anche quello meno pensato.. quello scritto più di getto insomma.

Era tutto talmente già dentro di me, da talmente tanto tempo, che nel picchiettare sulla tastiera tra una parola e l’altra, non c’era nemmeno quello spazio che di solito lascia passare chi ‘scrive’..
Semplicemente era lì. Lo è sempre stato.
L’ho scritto senza aspettative. Solo per ‘liberarmene’ come faccio sempre. E invece è stato come un boomerang .. ogni like, ogni condivisione, ogni messaggio che mi arrivava..

Tutti cinici, tutti delusi, tutti terrorizzati dall’Amore. Tutti incredibilmente d’accordo con me.

«Cavolo, anche io ho sofferto così tanto nella vita e sono arrivata a pensarla come te sull’Amore.»

Si, però il punto è che io non ho mai sofferto così tanto… Cioè ho sofferto sì, come tutti, o forse molto meno.
Non lo so sinceramente. Ma con il senno di poi posso dire che no, non credo di aver mai sofferto davvero per Amore.
Forse ero semplicemente troppo giovane per capire davvero cosa significasse amare. Sicuramente sono stata innamorata a modo mio, con una più giovane consapevolezza.
E con la stessa giovane consapevolezza ho sofferto, a modo mio.

D’altronde quando sei giovane, qualsiasi cosa sembra molto più grande di te e del tuo riuscire a ‘gestirla’.

Ma è crescendo che ho iniziato a soffrire davvero.
Solo che non soffrivo perché venivo delusa o tradita o lasciata.. Soffrivo per la paura.
Soffrivo perché iniziavo a prendere consapevolezza di cosa veramente volessi dall’Amore, di cosa volesse dire davvero amare qualcuno e di quanto il mondo intorno fosse sempre più schifosamente subdolo e bugiardo. E come dicevo in quel lontano sembraunavitafa2015,

«Se intorno a te tutti vengono traditi, delusi, presi in giro e lasciati, chi sei tu per essere l’eccezione? »

Si insomma in un mondo che ogni giorno si rivela sempre più schifosamente subdolo e bugiardo, quante probabilità ci sono di trovare davvero quello che vorremmo? Quella persona. La ‘nostra’ persona.
Soffrivo per la paura che non avrei mai avuto quello che realmente volevo.

Ecco beh diciamo che a quel tempo pensavo che le probabilità fossero davvero basse. Davveeero basse. Si ok dai, molto più tendenti verso l’impossibile… che basse.
Si perché diciamolo; a innamorarsi siamo capaci tutti, prima o poi che lo si voglia o no, ci si ritrova impantanati. E se siamo tra i fortunati che trovano davvero ‘quella’ persona… non è che poi sia tutto in discesa eh. La vita è lunga, e piena di variabili, piena di insidie, piena di like, di stories e di cronologie non cancellate, piena di tutto… E quindi prima del ‘E vissero felici e contenti’ tutti c’hanno da faticà.

..E io volevo quello. Quel mio equivalente del lieto fine, quel «…Dopo 30 anni assieme, andare ad una cena da amici e in una stanza in mezzo ad altre decine di invitati, incrociarsi con lo sguardo e sorridersi come fosse la prima volta, come fosse la cosa più rassicurante del mondo, come foste gli unici in quella stanza. Ancora e sempre voi. »

Ecco si, tutto molto bello.. ma cazzo, nessuno ti spiega come si fa’!

Nessuno ti spiega che per quanto tu possa impegnarti, non hai certezze! Perché non sei più solo tu a giocare. Siete in 3 ora. Tu, lui e il mondo con le sue miriadi di variabili.
Eh bhe, questo fa’ davvero paura.
Fa paura non avere certezze, non avere un lieto fine assicurato. Fa paura pensare che la tua felicità possa non dipendere più solo da te.

Prima pensavo che avendo imparato a star da sola, sarebbe stato molto più facile affrontare l’Amore, perché sarei stata molto più forte, più capace di non farmi ‘ferire’ e invece ti accorgi che è proprio il contrario. E’ molto più difficile per una persona abituata a cavarsela da sola, lasciare che qualcun altro si occupi di lei. E quando lo si riesce a fare.. ci si sente vulnerabili. E quindi terrorizzati.

Per anni infatti ho odiato tutte quelle coppie che ostentavano la loro storia ovunque, abusando con leggerezza disarmante, di parole che in realtà andrebbero ponderate. Si cazzo, ci sono parole che vanno ponderate.. parole che meritano rispetto, perché uniche. E se le usi a cazzo, quando poi ti trovi in situazioni nelle quali ti ‘servono realmente’, non sai più cosa usare perché hanno perso il loro significato. Certe parole vanno meritate!
Non solo, ma dopo circa un mese, si lasciavano pure…


Ma come? Non eravate il più grande spettacolo dopo il Big Bang ‘semplicemente voi due<3’?

E quindi sì, odiavo quelle persone (le odio ancora a dir la verità) che non portavano rispetto ne per le parole, ne per le persone, ne per loro stessi. ‘Amore sei tutta la mia vita’, poi però distribuivano like e messaggi instagram come Gesù distribuiva i pani e i pesci.

Ma perché? Che senso ha? Se sentite il bisogno di andare a vedere il profilo di qualcuna/o, di scriverle e di metterle like, siate sinceri con voi stessi, portate e portatevi rispetto.

Settimana scorsa mi sono ritrovata a guardare alcuni video nei quali un ragazzo fermava le coppie per strada e chiedeva se erano disposti a scambiarsi i cellulari. Vedevi negli occhi di qualcuno passare lampi di terrore. Il video era montato bene, in modo da prendere il lato divertente della cosa. (Certo che è divertente, se non sei tu lì in quel momento.), ma sono praticamente certa che tutti vedendo quel video si siano domandati

«E se fosse successo a me?»

Beh.. se fossi stato fermato in centro mentre passeggiavi con lui/lei mano nella mano in una domenica qualsiasi e ti avessero chiesto di scambiare il cellulare, la risposta avrebbe dovuto essere ‘Si si fai pure. Controlla, chat archiviate, messaggi, twitter, instagram, messenger, Badoo.. Tutto.


Non ci sono altre risposte da dare. Non ci sono ‘Ma si sono solo like’ o ‘Ma dai, ci siamo visti solo per un caffè’.
NON CI SONO.
Lo so, la mia è forse una visione un po’ dittatoriale e non pretendo sia condivisa da tutti, anzi. Io ho imparato a conviverci e vi assicuro che non è affatto facile credere nell’Amore e vivere sereni al giorno d’oggi. Ma è proprio per questi motivi, per queste risposte, per queste persone, se tanta gente ha smesso di crederci, di provarci e di lottare… perché non siamo in un film dove il protagonista è sempre l’eccezione. Nella realtà il 90% delle volte siamo la regola.

Ed è vero, non mi fido delle persone, non al 100% almeno. Non mi fido nemmeno di me al 100%. Ho imparato a lasciare quel 10% per quelle famose ‘variabili’ che dicevo prima. Variabili e situazioni che mai ti saresti aspettata di trovarti ad affrontare. E che in un secondo possono cambiare tutto..

Quindi, non sto dicendo di vivere nel terrore e di smetterla di credere dell’Amore, per quanto quel vecchio post in fondo dicesse proprio quello… dico semplicemente, siate la persona che vorreste al fianco. Siate sinceri, soffrite e soprattutto scegliete con cura, non a cazzo di cane. Perché a deluderci di solito non sono le altre persone.. ma siamo che non c’abbiamo capito un cazzo.


Non ho mai creduto nell’Amore

Non ho mai creduto nell’Amore, forse perchè l’Amore vero è per pochi.

Anzi no, mi correggo. Non ho mai creduto esistesse, nella realtà, l’idea che io ho dell’Amore.

Tutti vorremmo credere che, in un mondo nel quale tutto dura il tempo di un like, la nostra storia d’amore sarà diversa. La nostra è vera. La nostra durerà per sempre.

Dicono che sono cinica.
E probabilmente è vero, molto vero.

Il punto è che quando l’amore ti passa accanto, difficilmente lo puoi confondere con altro. Difficilmente lo puoi ignorare. E quindi ancora più difficilmente ti toccherà viverlo.
Si perché, soprattutto se sei cinico e razionale come me, l’amore ti fa perdere l’equilibrio. E nessuno vorrebbe mai perdere l’equilibrio.
Sei sopra un filo. E se vuoi arrivare dall’altra parte lo devi attraversare.
E la paura non è di cadere, cadere fa parte del gioco… ci si può rialzare, il problema è cadere ancora.

Non ho mai creduto nell’Amore, ma forse perchè..

Quante volte una persona può cadere e rialzarsi continuando però, a credere di potercela fare ancora?

Se tutti intorno a te cadono, perché continuare a credere di essere ‘migliori’. Perché attraversare quel filo? Perché non si può semplicemente stare da questa parte? Anche da soli. Cos’ha questa parte che non va?

Ognuno ha la propria visione dell’amore.

Tutti vorremmo credere che, in un mondo nel quale tutto dura il tempo di un like, la nostra storia d’amore sarà diversa. La nostra è vera. La nostra durerà per sempre.

Non potremmo semplicemente accettare l’idea che l’Amore esiste, ma l’Amore eterno no?!

E se si, come si fa a viversi al meglio una storia che sappiamo essere destinata a finire?

Tutti vorremmo essere guardati come la prima volta. Tutti vorremmo credere ‘ che il mondo con il suo delirio, non riuscirà ad entrare e far danni‘, come diceva Max..

Poi però, arriva la realtà. Ho letto spesso la frase «Se non impari a star bene da sola, non starai mai bene davvero con gli altri». Per anni mi è risuonata in testa. Per anni ho tentato di capirla.
E alla fine ho imparato.. solo che ho imparato anche, che la frase corretta doveva essere «Impara a stare da sola, che tanto prima o poi ti ci ritroverai..
E non intendo necessariamente single, intendo proprio sola.

Magari a 50 anni, magari un sabato sera, i bimbi a nanna, lui fuori a bere una birra con amici e tu a casa con i tuoi libri o il tuo portatile. Non avrai voglia di scrivergli per sapere se si sta divertendo e lui non avrà voglia di scriverti perché semplicemente non gli interessa.
Ecco penso intendano quello con ‘Impara a star da sola’.

Che se avrai imparato a farlo, quella sera non ti peserà. Non ti peserà non essere più la 30enne che eri, non ti peserà passare il sabato con i tuoi libri e soprattutto non ti peserà non essere più ‘vista‘ da lui.

La gente tradisce. La gente dimentica. La gente è egoista. La gente il più delle volte fa schifo.

Non ho mai creduto nell’Amore.

Anzi no, mi correggo, non credo esista, nella realtà, il mio di Amore.

Perché per me l’Amore è, dopo 30 anni assieme, andare ad una cena da amici e in una stanza in mezzo ad altre decine di invitati, incrociarsi con lo sguardo e sorridersi come fosse la prima volta, come fosse la cosa più rassicurante del mondo, come foste gli unici in quella stanza.
Come foste gli unici nel mondo.
Persone che sanno di poter dare molto al mondo da sole. E che insieme possono dargli ancora di più. E scelgono di farlo.

Scelgono di scegliersi. Di provarci. Di farcela. E ce la fanno.
Ma come dicevo.. poi arriva la realtà.

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