Quello che abbiamo imparato dalle favole Disney
Quello che abbiamo imparato dalle favole Disney
..e che forse era meglio dimenticare
Ci siamo cresciuti tutti con le favole Disney, le abbiamo adorate, amate, prese come esempi di vita… il punto è che finché si è piccoli va tutto bene, ma quando poi si cresce ti rendi conto che forse tante cose le hai fraintese. Quindi, dopo alcuni anni di attente analisi e numerosi “mainagioia”, sono giunta ad alcune conclusioni.
‘Vissero felici e contenti’:
Be’ sì, ciò che accomuna tutte le storie Disney – oltre alla firma di Walt – è sicuramente il più classico dei lieto fine: «E vissero per sempre felici e contenti».
Sì, certo. Solo che nessuno ha mai detto “insieme”. Ci sarebbero stati sicuramente meno fraintendimenti. Se la formula fosse stata «E vissero per sempre felici e contenti, ognuno al proprio castello, ci si becca in giro ogni tanto e ciao…», sarebbe stato diverso.
‘Se non ci salva lui, non lo farà nessuno’
Tra tutte le cose che potevamo imparare, questa è sicuramente la peggiore, a mio parere.
Per quanto mi riguarda una principessa è definibile tale solo se si sa salvare da sola.
E poi, diciamocelo, è stata la Bestia a essere salvata da Belle e non viceversa. Se non avesse conosciuto lei sarebbe rimasto con le sembianze di una bestia per sempre, in quel castello da solo a parlare con un candelabro e un orologio a pendolo.
Stessa cosa anche per La bella addormentata nel bosco. Voglio dire: prima che si incontrassero, Filippo stava vagando da solo per un bosco vestito con una calzamaglia… se non avesse incontrato lei, Dio solo sa che fine avrebbe potuto fare lui.
Quindi dai, per favore, basta con questa cosa che vogliamo essere salvate. Ok, ci potete aprire i vasetti di sottaceti quando non riusciamo, vi lasciamo controllarci l’olio della macchina e vi facciamo uccidere i ragni quando vi chiamiamo urlando, ma perché serve a voi tanto quanto a noi.
Quello che abbiamo imparato dalle favole Disney e che era meglio dimenticare.
‘Non seguire e non accettare caramelle dagli sconosciuti‘
Se ad un certo punto ci ritroviamo a parlare con animali o altri oggetti non identificati come in una delle favole Disney, allora forse sarebbe meglio sospendere le bibite.
Se troviamo, per esempio, in giro boccette con scritto “Bevimi” o “Mangiami” non è che dobbiamo proprio farlo per forza.
Certo, ad Alice è andata bene, ha conosciuto lo Stregatto e il Brucaliffo e visto posti fantastici… ma mica vi dicono in che condizioni si sia svegliata il giorno dopo, però.
Poi non vi lamentate se la mattina seguente, aprendo Facebook, vi ritrovate taggate in foto dove ballate con Pincopanco e Pancopinco. In condizioni imbarazzanti.
‘La bellezza non conta’
Esatto, è la bellezza d’animo quella che conta.
Ma se sei bello anche fuori meglio. Prendete Quasimodo, per esempio: ha salvato il culo a tutti, ma Esmeralda è andata via comunque con il “bello”. Poi, ovvio, la bella e la bestia ci hanno insegnato il contrario… ma vorrei ricordarvi in che popò di casa viveva la bestia. Belle avrebbe avuto una libreria delle dimensioni dell’Australia e un armadio che sceglieva i vestiti al posto suo al mattino.
Eh… ricordatevelo. Anche nei cartoni Disney, dove non arriva la bellezza, arriva la pecunia. E dove non arriva nemmeno la pecunia, allora, in quel caso, forse, ma non sempre, arriva l’Amore.
‘E vissero per sempre amici e contenti‘
Ad un finale così avrei creduto molto di più, sia che fosse una friendzone, sia che fosse un’amicizia di quelle vere. Troppo peso all’amore e troppo poco alle amicizie, in queste favole a cartoni animati.
Quell’ingrata di Biancaneve mollò 7 nani una volta trovato il principe. Ariel abbandonò perfino la famiglia per seguire lui. Non si fa. È così che nasce il problema delle coppie che una volta fidanzate spariscono. Credo esista un universo parallelo dove vivono tutte assieme, queste coppie, probabilmente lo stesso universo dove sono finiti tutti i miei accendini e le mie forcine per i capelli. Sì, insomma, l’amore è importante, ma le amicizie lo sono molto di più.
D’accordo basta, troppo cinismo non fa mai bene.
È solo che a saperlo prima forse ci saremmo risparmiate un sacco di docce fredde.
In conclusione, comunque, la cosa da tenere sempre presente – e sulla quale io e il vecchio Walt siamo d’accordo – è che, sia nelle favole che nella vita reale, le vere protagoniste rimaniamo sempre e solo noi.