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Francoforte sul Meno weekend

Un weekend a Francoforte, la Manhattan europea

‘Per un weekend a Francoforte sul Meno, la Manhattan europea. Cosa vedere, cosa mangiare, dove dormire?
Francoforte nascosta‘ o ‘Francoforte insolita‘, questo è quello che cerco su Google quando sto per visitare una città mai vista prima.

E sapete una cosa? Non ho mai trovato nulla di quello che cercavo.

Puntualmente trovo sempre le solite liste di posti turistici ‘da vedere assolutamente’. Si ok, forse sarò strana io, ma io non cerco questo.
Io cerco gli angoli nascosti, quelli con la vista migliore, cerco i racconti delle sensazioni provate, cerco i gusti, cerco ciò che io stessa consiglierei ad uno straniero in visita nella mia città.
E alla fine, sempre puntualmente, di tutte le cose ‘imperdibili’ che trovo nei vari blog o nelle guide, non faccio mai un cazzo.
E in questi tre giorni è stato proprio così.

‘Francoforte? Ma perchè di tutti i posti belli che ci sono in Europa proprio un weekend a Francoforte?’

Berlino? Amsterdam? Stoccolma? NO.
Allora. Punto primo, Francoforte era quello che costava meno. Punto secondo, ma non per importanza anzi, non c’ero mai stata. E questo requisito generalmente basta e avanza per farmi dire ‘Perchè no?!’
Quindi si FRANCOFORTE sia.

Beh volete sapere una cosa? Ho fatto bene.
Un’ora di aereo, manco il tempo di finire due puntate di Big Little Lies (<3) e siamo atterrati. Dieci minuti di metro ed eravamo in centro. Un minuto a piedi ed eravamo in albergo. Giù le valigie e fuori subito.
Era ora di pranzo e boh, da quando ho prenotato avevo una voglia incredibile di Hot dog e birretta. Un po’ come quando qualcuno nomina il ‘Sushi’ e il tuo cervello non riesce più a pensare a nulla, (l’importante è non nominarlo mai più di 3 volte in un giurno sennò bisogna per forza andare a mangiarlo).

Ma comunque dicevamo.. Hot dog e birrette sì. Non ci saremmo dati pace fino a che non avessimo trovato un classico food track (di quelli che trasudano proprio pulizia) e ci fossimo fatti sto hot dog e sta bir.. OH MA TU GUARDA, ECCOLO QUA. Si esatto, l’abbiamo trovato dopo un secondo. Anche perchè li in centro precisamente di fronte alla chiesa di Santa Caterina c’è (o forse abbiamo avuto culo noi quel giorno, non saprei dire) una specie di mercato con una ventina di bancarelle e foodtrack tipici. E con tipici intendo 2.50€ panino e € 3 birra, VIVA LA TIPICITA’.

francoforte weekend cosa mangiare

‘E adesso che abbiamo mangiato? Che famo?’

‘Quello che facciamo sempre in una città nuova. La esploriamo. Senza mete.’

Se cercate su Google ‘Francoforte‘, la prima foto che vi viene fuori è il Romerberg, ossia la piazza principale, con tutti i palazziblablabla.. cavolo mi annoia solo a scriverlo. Ecco beh lo abbiamo visto, foto e un ‘Ah. Ok bhe andiamo ora?’.

Non me ne vogliate. Sono sicura che c’è chi ama questo genere di vistite nelle città, anzi forse la stragrande maggioranza… ma io proprio non riesco a vederle così le città. Ho bisogno di sentirle. Ed ecco perchè alla fine abbiamo optato per una passeggiata easy per la città, un po’ così a casaccio.. e visto che la giornata lo permetteva ci siamo fatti tutto il tratto che costeggia il Meno. E lì abbiamo avuto l’illuminazione… BECCATA! Eccola lì l’essenza di Francoforte.

Francoforte weekend cosa fare relax

Nonostante fosse un giovedì pomeriggio qualsiasi la riva del fiume era pieeeena di gente che correva, camminava o semplicemente distesa sul prato a bere birrette.
Beh? Non è nemmeno servito dirselo. Appena abbiamo visto un chiosco, degli sdraio e la gente svaccata (si dice così anche da voi?!), abbiamo capito come avremmo passato il pomeriggio… e non scherzo.

Sdrai gratis. Bicchierone di Apfelwein (la loro bevanda tipica, un mix tra una birra e un sidro, che io pensavo fosse analcolica e me ne sono scolata un paio di litri, ma una superblogger ha scritto che invece contiene assenzio, boh io dragoni non ne ho visti ma se lo dice lei.. si comunque va dai 5 ai 7 gradi, sopravviverete anche voi dopo un paio di pinte, ve lo dico io!) e chi si alza più… e infatti ci siamo alzati solo dopo 4h. Avete presente quel senso di colpa che ci attanaglia quando si è in viaggio in qualche parte del mondo e si spreca troppo tempo a ‘non far nulla’ anzichè visitare una città nuova? Ecco noi no.

francoforte skyline

Ci siamo goduti Francoforte, nel vero senso del termine. Lo skyline. La gente del posto che arrivava con il cestino del pic-nic. Amiche sdraiate per terra con i piedi scalzi a farsi la chiacchiera. Le famiglie in passeggiata lungo il fiume…

Quella era davvero Francoforte. Quello era quello che cercavo su Google prima di partire. E quello è quello che consiglio io a chi ci andrà.

Si ecco poi alle 18.00 ci siamo dovuti alzare. Voglio dire, ormai era ora di aperitivo e anche se siamo in terra straniera noi non ci dimentichiamo le nostre origini. E dunque ci siamo addentrati, in quello che doveva essere il quartiere più fico.. locali, giovani, ecc.. e sapete una cosa? Era vero. Cioè è davvero così.

Giretto guardandosi intorno e poi ci siamo messi a cercare un posticino dove fare aperitivo, per riprenderci dalla giornata sfiancante ovviamente.

Altri litri di sidro, altre birrette, altre chiacchiere, ma non cibo.. diciamo che da loro l’apericena non è ancora arrivato. Poco male, abbiamo trovato poco dopo un posto per mangiare un mega hamburger buonissimo, ma non economico(cioè relativamente economico, come in Italia, € 15 per un piatto), lo consiglierei? NI. (hamburger buono sicuramente, ma nulla di tipico, poi fate voi). Mi raccomando la mancia. LA MANCIA PERDIO! -> BareBurger

Comunque quell’hamburger era una bella mattonata e quindi abbiamo deciso di tornare all’albergo camminando.

francoforte mainhattan europea

Anche perchè non è che avevamo alternativa, cioè li si muovono tutti in bici, o in monopattino elettrico, o in metro, e tutti e tre viaggiano alla stessa velocità. Ma noi, essendo molto piccola come città abbiamo optato per utilizzare le gambe e il gps. Qui sotto potrete ammirare il nostro attendibilissimo percorso fatto il primo giorno. Si esatto stando al mio navigatore abbiamo anche attraversato il Meno a nuoto. Boh.

francoforte weekend percorso

Vorrei tanto dirvi che il secondo giorno, freschi e riposati abbiamo affontato in maniera pià decorosa la giornata da persone adulte. Ma la verità è che è andata esattamente come il giorno prima, con la sola differenza che al mattino la pioggia ci ha costretti (SI COSTRETTI!) a rifugiarci da Primark. E dai sappiamo tutti come va’ quando si entra in quel buco nero…

Siamo usciti che c’era il sole. Gira di qua. Gira di là.

Oh guarda un Euro gigante!”
Bello! Ho fame. Dove andiamo a pranzo?

Un weekend a Francoforte sul Meno

COSA MANGIAMO?

Ecco a pranzo in realtà avevamo deciso di andare da Adolf Wagner, ristorante tipico, primo posto su TripAdvisor, cazziemazzi. Sarà stato anche buono, ma ci hanno trattato talmente di merda appena entrati, che dopo 3 volte che ci rimbalzavano da un cameriere all’altro solo per trovarci un tavolo(in mezzo a cento liberi), abbiamo deciso che si potevano fottere e siamo andati in uno poco più avanti. DECISAMENTE MERITEVOLE.

francoforte cibo tipico dove mangiare

Come potete vedere dalla foto, tipica cucina gourmet. E che buona ragazzi! Quella salsa verde, che loro userebbero anche per verniciarsi le pareti di casa, la amerete e odierete. Ma ne varrà la pena. E poi la titolare è gentilissima e avendo vissuto in Italia per anni, ha la chiacchiera facile con noialtri.

Beh finito il pranzo c’era solo una cosa da fare. Visto che l’unica cosa che avevamo in programma per la giornata (vedere il famoso skyline dall’alto della MainTower al tramonto) era saltato causa brutto tempo. Esatto.. e quindi ci siamo diretti ai nostri sdraio che erano ancora la ad attenderci dal giorno prima…

Sidro, chiacchiere, birrette, gente. Se vi state chiedendo se non ci siamo rotti a rifarlo, la risposta è ‘Il giorno dopo siamo rimasti su quelle sdraio fino a due ore prima dell’aereo‘!

Comunque fatta na certa ci siamo alzati e ci siamo fatti tutta la riva opposta del fiume. Dove abbiamo beccato il festival Summerwertf 2019, niente di particolare, ma comunque è stato piacevole trovarsi li in quel momento.

Devo essere onesta, la vista del tramonto dall’alto della Main Tower mi dispiaceva essermela persa, soprattutto dopo che è uscito il sole e che abbiamo visto che volendo si poteva vedere…. però chiedevano € 12. Non ce la siamo sentita. (….)

Comunque per un po’ ho continuato a rimuginarci sopra, fino a che ad un certo punto durante la passeggiata ci siamo accorti di che tramonto pazzesco ci avrebbe regalato quella sera. Ma non dalla Main Tower, ma proprio dal punto esatto nel quale ci trovavamo.

Neanche da dire che ce lo siamo goduti fino all’ultimo attimo di luce.
E niente.. questa è stata la nostra Francoforte. Nessuna lista mi spiace. Nessun museo. Nessuna cosa ‘da vedere assolutamente’.
Solo Francoforte.

stoccolma metropolitana arte

Stoccolma (Di gioia) parte 2

Stoccolma (Di gioia) parte 2

Secondo giorno in quel di Stoccolma. (se per caso vi foste persi la parte uno la potete ritrovare QUI )
Appena tirate le tende della camera ci ha dato il buongiorno un cielo di un turchese imbarazzante, quindi fuori dalla stanza immediatamente.

Il programma prevedeva giro per (spè che devo controllare come si scrive…) Östermalmstorg, cioè la zona nord, quella commerciale, quella con il mercato coperto.
Tappa a mio parere obbligatoria.

stoccolma bicicletta

Mi sognavo salmone e polpette da quando eravamo partite. E poi tutto il pomeriggio a Djurgarden (una specie di Central Park svedese).

Quindi colazione con la solita tonnellata di KanellBullar, caffè e via.colazione stoccolma
Volevamo prendere le bici ma c’era un piccolo imprevisto che non avevamo calcolato prima di partire; UN FREDDO PORCO.
Quindi abbiamo accantonato l’idea della bici, almeno finché non avessimo trovato un H&M aperto e fatto scorta di strati su strati.

Solo che sti svedesi son tanto brutti da vedere quanto stacanovisti. E l’orario di apertura dei negozi andava dalle 10.30 alle 16.30 del pomeriggio.
EHH! APPUNTO.

Cioè lo shopping hai 4h per farlo, un Gin Tonic ti costa 19 € e in inverno è sempre buio, per forza c’è il tasso di suicidi più alto del mondo. Sfido io…
Alla fine l’abbiamo trovato e abbiamo aspettato aprisse.

Breve giro di shopping e via per la città.
No ok non è vero, siamo state dentro almeno un’ora e mezza e siamo uscite con il necessario anche per un’eventuale giro in Siberia al ritorno. Sai te..

Stoccolma (Di gioia) parte 2

Comunque per quanto riguarda la moda scandinava devo dire che ‘I like it‘.
Ovviamente non mi fermo nemmeno a sottolineare il fatto che anche lì, come in tutto il mondo, eccetto che in Italia, a nessuno frega veramente nulla di come sei vestito.
Ma quello che davvero più mi è piaciuto, è il loro estetismo.

E non parlo solo del loro gusto nel vestire, che credo sia totalmente innato, non ricercato e non ostentato.caffe stoccolma design

Provo a spiegarvi meglio la sensazione che ho avuto.
Vi è mai capitato di trovarvi una sera a cena da soli a casa e di decidere di apparecchiarvi comunque la tavola, magari con una candela, un bel centrotavola, un bicchiere da vino di quelli del ‘servizio buono’ , aprirvi una bottiglia e godervi anche l’occhio un po’. Solo per voi.

O (questo più per le donzelle. E se non l’aveste mai fatto allora, dovreste.) di innamorarvi di un completino intimo e di comprarvelo, pur sapendo che non lo avrebbe visto nessuno all’infuori di voi. Si insomma di fare qualcosa per sentirvi belle, però solo per voi..

Ecco secondo me loro sono così. Sono esteti, curano loro stessi, così come curano la loro città. Solo per loro, per i loro occhi, per andarne fieri.

‘Ah la Svezia, la patria del design’, beh si… anche io l’ho sempre associata all’IKEA, a quei legni laccati e a tutti quei mobili dai nomi impronunciabili.
E invece no, quell’espressione credo di averla capita realmente solo una volta arrivata là.

Là il design si respira. E’ ovunque. Non sai mai se stai guardando un negozio di mobili, una galleria d’arte o un semplice bar.ikea
E’ tutto ordinato.
E’ tutto funzionale.
Loro sono ordinati e funzionali.

Stoccolma (Di gioia) parte 2

E’ tutto come nei cataloghi IKEA, dove tutto, anche l’immagine di una tazza lasciata per terra accanto ad un giornale per dare l’idea di vissuto, in realtà non è casuale.

Stoccolma è così. Mai casuale.

stoccolma panorama Skansen

Ammetto comunque, che è difficile spiegare Stoccolma e gli svedesi sotto questo punto di vista.
E per questo motivo ammetto anche che, seppur splendido, sono rimasta un po’ delusa dal mercato coperto. Si perché mi aspettavo un classico mercato alimentare,
quel mix di bancarelle, profumi, colori..
Invece in pieno stile svedese, era tutto perfettamente e schifosamente perfetto.mercato stoccolma Östermalms saluhall

Eh vabbè c’era da aspettarselo.
Ci siamo arrivate dopo lo shopping, quindi all’incirca alle 11.30.
Già dopo mezzo giro, avevamo la bava alla bocca. Almeno 3 giri per scegliere dove e cosa mangiare.
Prezzi incredibilmente alti ma ragazzi oh, per occhi, bocca e anima.

Dopo il pranzo abbiamo dovuto camminare un bel po’ per smaltire il tutto, ma poco male perché come vi dicevo avevamo in programma di passare il pomeriggio a Skanses.

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Una sorta di parco/museo all’aperto, dove oltre allo zoo si può rivivere l’atmosfera della Stoccolma di una volta.
Non sto a soffermarvi sul parco o sullo zoo, indubbiamente molto carini da vedere, il parco sicuramente di più.

L’unica cosa che mi sento di dire è che la vista migliore di Stoccolma è là.
Lo dico senza riserve proprio.

Inoltre sulla cima del parco si trova una ‘locanda’, con tavolini fuori, con vista mozzafiato e torte ancora meglio.. FIKA obbligatoria là. Ma che ve lo scrivo a fare!?

stoccolma fika skansen

Il resto del pomeriggio l’abbiamo passato sempre dentro il parco a girare in bicicletta. Piste ciclabili larghe, laghetti, animali liberi, qualche villa nascosta tra gli alberi che ogni tanto si lasciava intravedere…

Mia sorella non era molto d’accordo, ma c’è poco da fare, l’essenza di Stoccolma è proprio quella… e se non apprezzi tutto questo, allora non te la meriti.

Ovviamente ora di sera eravamo veramente stanche, ma era anche venerdì sera. Il minimo che potevamo fare era uscire a dare un’occhiata alla movida svedese.

C’abbiamo provato quantomeno. Abbiamo optato (spinte dalla casualità, ma soprattutto dalla fame), per un tipico pub. Era veramente stra colmo, ma sono comunque riusciti a trovarci un posticino.

Hamburger gigante per lei e polpette con purè e salsa di mirtilli rossi per me. Potrei dire che erano veramente buone, ma dovrei anche dire che avevo veramente fame, e quindi non saprei dirvi con certezza dove sta la verità.
Non solo comunque. Ci siamo beccate anche un concertino live. Eh si!

Erano partiti anche bene con del sano rock anni ’70. Ma ad un certo punto la serata è degenerata seguendo il flusso alcolico dei presenti e sono partiti con canzoni tipiche svedesi compresa la loro versione di ‘Nella vecchia fattoria‘.

Siamo rimaste un bel po’ ad osservare lo svolgersi della serata, anche perchè non avevamo alternativa. La musica era talmente alta che non riuscivamo a sentire nemmeno i nostri pensieri e il wifi non andava. O meglio andava, ma per lo stesso motivo per cui non riuscivamo a sentire i nostri pensieri, non siamo riuscite a sentire la risposta della cameriera alla domanda ‘Ma la password del wifi?‘, per ben due volte. Chiedere di ripeterla una terza volta ci avrebbe fatto passare da ritardate. Si ok sarebbe stato vero, ma…

In ogni caso, prima che la situazione degenerasse ulteriormente e ci tirassero in mezzo alla pista per i balli di gruppo, siamo scappate.

Anche perchè il giorno dopo ci aspettava il giro per i Fiordi.

E ormai la testa era già là..

stoccolma fiordi